28, Aprile, 2024

“I cassonetti intelligenti? Costosi e poco funzionali”. Avanti Montevarchi prepara un’interrogazione

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Il passaggio ai cassonetti intelligenti e, poi, a quelli di ultimissima generazione, finisce al centro di una interrogazione consiliare di Avanti Montevarchi, che prende le mosse dai tanti disservizi denunciati in questi giorni dai cittadini. “Dopo non poche polemiche e con la nostra contrarietà – ricordano i consiglieri Camiciottoli e Ricci – il Sindaco e la maggioranza di Palazzo Varchi decisero di abbandonare il sistema del porta a porta adducendo motivi di alto costo per introdurre il sistema con i famosi “cassonetti intelligenti” che avrebbero dovuto potare alla tariffa puntuale”.

“Dopo appena un anno tale progetto è stato abbandonato introducendo nuovi cassonetti con sistemi diversi di lettura card con ulteriori e nuovi investimenti a carico dei contribuenti: nuovi cassonetti che, tra una minor capienza effettiva e maggiori tempi di svuotamento hanno, così come sostengono gli esperti di settore, una minor efficacia in termini di resa che imporrebbe un numero maggiori di postazioni e un maggior numero di passaggi con un’organizzazione nella raccolta molto più onerosa della precedente”, accusa Avanti Montevarchi.

I consiglieri di opposizione sottolineano che le “continue modifiche introdotte al processo di raccolta e ai conseguenti investimenti si traducono in aumenti di tariffa in bolletta, e quindi è difficile comprendere il reale obiettivo di tale progetto” e che “come indicatoci da molti concittadini e dalle tante segnalazioni sui social network, il servizio di raccolta risulta non rispondente alle aspettative dei cittadini”.

Alla luce di tutto questo, i consiglieri di Avanti Montevarchi chiedono al sindaco “quali sono le motivazioni che hanno portato ad avviare un progetto di sperimentazione dopo aver effettuato ben due varianti alla tipologia di servizio con investimenti onerosi; se tale sperimentazione è comprensoriale o solo comunale e se è effettuata su iniziativa dell’ATO Toscana Sud o del Comune di Montevarchi; su che basi disciplinari ed economiche si basi tale sperimentazione e quali al momento sono gli esiti”. I consiglieri chiedono inoltre a sindaco e assessore competente, “anche in ragione degli aumenti dei costi prospettati nella documentazione dell’ATO, come mai le CARD distribuite siano tuttora inutilizzate e perché i tanto annunciati sconti rispetto alla loro utilizzazione siano rimasti sospesi; se il Comune esegue dei controlli sul servizio e sulle attività svolte dal gestore e, nel caso siano emerse inadempienze da parte del gestore, tutti gli eventuali atti intrapresi per tutelare l’interesse dell’Ente ed il corretto espletamento di un contratto”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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