Il deputato e vicecoordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti e il coordinatore comunale e capogruppo del partito di Figline Valdarno Enrico Venturi intervengono sulla vicenda del corso di nuoto per donne musulmane. “L’esatta antitesi dell’integrazione e dell’inclusività è la scelta di blindare, in una piscina, un gruppo di donne musulmane, per garantirgli lezioni di nuoto riservate. L’associazione di promozione sportiva che ha in gestione la piscina comunale di Figline Valdarno che ritiene di promuovere con una simile modalità equità e parità, scambia evidentemente per un diritto una forma di ghettizzazione, andando nella direzione esattamente opposta ad una equilibrata e sana convivenza nel nostro paese di ogni persona, qualsiasi sia il credo”.
“Si tratta, peraltro, di una piscina comunale, di fatto quindi in essere grazie a denari pubblici; dettaglio quest’ultimo che, per quali possano essere i valori ispiratori dell’associazione sportiva che ha ipotizzato questo corso ‘speciale’, dovrebbe essere rispettato imponendo un simile progetto. Le parole del sindaco di Figline Valdarno Valerio Pianigiani, invece che di condanna su una vera e propria divisione chirurgica tra persone, evocano i principi sui quali si basa la comunità, come le pari opportunità, l’inclusione e l’integrazione. Ricordiamo al primo cittadino che una forma di nuovo ghetto, perché a questo darà vita il progetto dei corsi, è sinonimo di azzeramento sociale di alcuni individui e non certo di una convivenza tra pari diritti. Faremo un’interrogazione parlamentare ed una comunale per avere chiarezza”, concludono Michelotti e Venturi.