Sull’organizzazione delle commissioni consiliari di Montevarchi e sulle vicissitudini delle ultime settimane i consiglieri Cristina Rossi, di Impegno Comune, e Fabio Camiciottoli, di Avanti Montevarchi, intervengono con una lettera aperta.
“In seguito alla scelta della Consigliera Chiara Masini di uscire da Prima Montevarchi e costituire in seno all’attuale maggioranza un proprio Gruppo autonomo si è posto l’esigenza di rivedere le Commissioni per permettere alla Consigliera di partecipare come Commissario, così come indicato nello Statuto Comunale, a tutte le Commissioni. L’argomento è stato subito affrontato nella capogruppo del 13 aprile ma, purtroppo, non è stato trovato nessun accordo per l’atteggiamento poco costruttivo di Prima Montevarchi. Mentre noi chiedevamo semplicemente una rimodulazione tra i consiglieri della maggioranza o una diminuzione del numero di componenti, il capogruppo di Prima Montevarchi proponeva ed accettava, per la paura di perdere un componente nella Commissione Assetto del Territorio, esclusivamente l’aumento dei consiglieri da 11 a 12 con una chiusura a qualsiasi ragionamento di buon senso e di opportunità”.
“Il problema è stato nuovamente riaffrontato in una seconda Capogruppo tenutasi il giorno giovedì 12 maggio. In quella sede, eccezione di Prima Montevarchi che continuava esclusivamente a proporre l’aumento dei componenti con chiusure a tutte le altre possibilità, sono state fatte varie proposte molte delle quali rivolte ad una diminuzione dei componenti delle commissioni per rendere il processo più snello ed economico. Tali proposte venivano presentate nella consapevolezza delle difficoltà che in questi mesi abbiamo riscontrato nell’individuare date delle adunanze che potessero far coincidere le varie esigenze. Difficoltà testimoniate anche dalle varie assenze alle riunioni e dalle molte partecipazioni da remoto anziché in presenza. Oltre a questioni di efficienza e risparmi, la diminuzione dei componenti delle commissioni, a differenza dell’aumento del numero, garantirebbe appieno di dettami regolamentari in termini di rapporti tra componenti di maggioranza e minoranza”.
“Alla fine pur non comprendendo l’atteggiamento Istituzionale di Prima Montevarchi, grazie ad una parte importante della maggioranza che ha fatto prevalere il buon senso a situazioni meramente politiche che non guardavano certo al bene del ns. comune, siamo giunti all’accordo che le commissioni rimarranno di 11 componenti come stabilito all’inizio della consiliatura. Secondo noi si è perso un’occasione per condividere e scrivere tutti insieme le regole di autogoverno del Consiglio ma dobbiamo osservare con piacere l’apertura al confronto dimostrata da molti componenti del Consiglio”.