L’Associazione Casa Comune Montevarchi prende posizione sulla decisione della Sindaca Silvia Chiassai Martini di revocare le deleghe all’Assessore Lorenzo Posfortunato: “La revoca di un Assessore, a due anni dalla scadenza del secondo mandato, è un gesto disperato di chi ha la consapevolezza di aver fallito – sottolinea Casa Comune Montevarchi – la Sindaca Chiassai, partita con grandi promesse ed aspettative mirabolanti, in realtà non ha combinato niente di buono. E per coprire la sua manifesta incapacità di governo, ha scaricato ogni responsabilità sui collaboratori, creando dei veri e propri capri espiatori”.
“Sull’inadeguatezza dell’ingegner Posfortunato a fare l’assessore a Montevarchi – prosegue Casa Comune – ne eravamo coscienti fin dall’inizio e di ciò è stata data ampia dimostrazione, nel tempo. E siamo rimasti ancor più meravigliati quando Posfortunato è stato confermato nel secondo mandato Chiassai, con deleghe importanti per lo sviluppo della città, sulle quali non è riuscito a dare le risposte che servivano”.
“Adesso potremmo dire che Silvia Chiassai Martini si sia resa conto finalmente di come stavano le cose ed ha provveduto – aggiunge Casa Comune – Purtroppo non è così: la reazione, stizzosa, di una Sindaca che revoca un assessore a metà mandato su presupposti poco chiari e del tutto incomprensibili ai più, dimostra la schizofrenia di un’amministrazione che è giunta al capolinea. La Sindaca riesce a fare terra bruciata ovunque compreso all’interno della propria squadra”.
“Purtroppo – afferma Casa Comune – siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di come la città non sia governata ma gestita in maniera umorale su base personalistica e che i numerosi problemi non siano affrontati nella maniera giusta né, tanto meno, risolti. Tante maglie indossate, numerosi costumi e selfie ed una fascia tricolore, quella del sindaco, spesso usata in modo improprio o dimenticata quando era necessario, come accaduto nella finale del Gioco del Pozzo.
L’Associazione Casa Comune lancia un forte appello alla città: “Ora tocca a tutti i cittadini, di destra e di sinistra, riflettere sul futuro di Montevarchi fuori dagli slogan, guardando ai problemi con una visione strategica di lungo periodo. Il capolinea è arrivato”.