Sulla questione del rincaro della Tari per le famiglie residenti nel comune di Montevarchi interviene con una nota il Coordinamento di Avanti Montevarchi. “L’arrivo delle cartelle TARI per il 2022 hanno sollevato vivaci proteste tra i cittadini. Aumenti in molti casi consistenti che impattano sulle famiglie già alle prese con il caro vita e le bollette per gas e energia. Chiamata in causa, l’amministrazione cittadina, per dichiarazioni dell’assessore Bucciarelli e del sindaco Chiassai Martini, ha provato a “nascondersi” dietro a una spiegazione che attribuisce le responsabilità al governo Gentiloni (2017) e all’ARERA (Autorità nazionale) che hanno imposto un nuovo metodo di calcolo. Come consuetudine Palazzo Varchi attribuisce sempre ad altri le responsabilità e ci racconta una “mezza verità” per coprire le responsabilità della gestione comunale”, scrive Avanti Montevarchi.
“Se è vero che è stato introdotto un nuovo metodo di calcolo per decisione nazionale è altrettanto vero che quanto viene preteso nelle cartelle inviate alle famiglie comprende le quote relative al contratto di servizio che la SEI ha con il Comune. Quote che comprendono i servizi erogati e gli investimenti effettuati per volontà dell’amministrazione nei piani di raccolta dei rifiuti. Ci sono quindi i costi relativi alle diverse ondate di cassonetti “intelligenti”, per dirne una. E ci sono gli extra servizi per la raccolta dei rifiuti abbandonati per dirne un’altra. Negli aumenti – sottolinea il gruppo di opposizione – ci sono anche i costi delle politiche della Giunta Chiassai Martini, ormai al sesto anno di permanenza a Palazzo Varchi e pienamente responsabile delle scelte fatte”.
“Quando fu decisa la gestione del ciclo dei rifiuti da Chiassai Martini, con la fine dell’esperienza del porta a porta e l’avvento dei cassonetti intelligenti, si promise la taratura dei rifiuti conferiti e la tariffa puntuale, un risparmio per i virtuosi che differenziavano di più. Si distribuirono card in modo copioso”, ricorda Avanti Montevarchi. “Di tutte quelle promesse si è visto solo il costo nelle cartelle. Si promise che la città sarebbe stata più pulita e decorosa. Oggi la città è più sporca e meno decorosa di sempre, ma per Chiassai Martini la responsabilità è di altri. Altre considerazioni sul formarsi dei costi (impropri) per le famiglie seguiranno in altri comunicati. Per ora sul ciclo dei rifiuti, a Montevarchi ma nell’intero Valdarno, vogliamo aprire un dibattito pubblico serio. Molte cose non vanno sia nel comportamento dell’ATO sia in quello del Gestore. Ci sfugge il comportamento dei sindaci e la loro vera volontà di tutelare i cittadini. Ci vuole trasparenza nelle decisioni prese e occorre spiegarne bene il senso. L’ora delle sceneggiate è passata”, conclude la nota.