La storia del primo romanzo Noir di Di Filippo, in lizza per vincere il prestigioso premio all’interno di uno dei Festival relativi alla Letteratura Gialla più importanti d’Italia.
Un premio letterario prestigioso, un romanzo Noir selezionato tra le cinque storie inedite finaliste ed uno scrittore Valdarnese che -oltre a dilettarsi nella scrittura di racconti polizieschi- insegna come Professore all’I.T.E. Severi di San Giovanni Valdarno: si tratta di Francesco Di Filippo, il cui romanzo “Vazquez” si contenderà il Premio NebbiaGialla all’interno del Noir Festival di Suzzara.
Fondato nel 2007 e divenuto negli anni appuntamento di rilievo per gli appassionati “Crime” Italiani, il Noir Festival di Suzzara è stato ideato ed è tutt’ora seguito, in qualità di Direttore Artistico, dallo scrittore e giornalista Paolo Roversi.
È proprio all’interno del concorso relativo ai racconti inediti che l’opera di Di Filippo è stata selezionata, in attesa della cerimonia di premiazione che si terrà il prossimo 23 Settembre proprio a Suzzara, in provincia di Mantova. In questa occasione, il lavoro che verrà decretato vincitore avrà l’onore di essere pubblicato nel Gennaio 2018 all’interno della collana Calibro 9 di Novecento Editore.
Un prospettiva indubbiamente interessante per Francesco Di Filippo, già precedentemente autore di alcuni racconti brevi, che abbiamo incontrato per conoscere meglio la storia del suo primo romanzo.
“Ho deciso di presentare questo manoscritto all’interno del concorso relativo ad un Festival piuttosto importante in Italia, conosciuto moltissimo tra gli appassionati della letteratura Gialla, tra i quali posso inserirmi orgogliosamente” racconta.
“Si tratta di una storia raccontata con ironia, che potrei definire “un Pulp alla Pugliese”.
Sono originario di Trani, ed anche per questo ho deciso di ambientare la storia in quella che è la mia Regione natale, giocando a prendere in giro bonariamente le abitudini comportamentali dei miei conterranei”.
La storia percorre, infatti, vizi e difetti dei Pugliesi secondo il punto di vista di un Pugliese trapiantatosi fuori regione, e tende ad accostarli con quei luoghi comuni che esistono nel centro-nord Italia sul meridione in generale.
“Trascrivere ironicamente tutto questo, attraverso i dialoghi tra i protagonisti, è stato veramente molto divertente; una sensazione condivisa al momento anche tra chi ha avuto il piacere di leggere la versione definitiva di “Vazquez”, quella presentata al concorso.
Ciò che ovviamente caratterizza la storia, che comunque è effettivamente un Noir malgrado la vena ironica appena citata, sono le abitudini dei personaggi che potrei definire sia politicamente che eticamente “scorrette”, muovendosi inevitabilmente sul confine tra il lecito e l’illecito. In realtà superando quel confine piuttosto spesso.
Il protagonista è proprio quel Vazquez che da il titolo al romanzo: un uomo che si definisce un “investigatore privato” , ma che in realtà è un classico faccendiere specializzato nel completare ed organizzare il lavoro sporco per un avvocato, attraverso la falsificazione di alcune prove processuali o la ricerca di testimoni falsi, muovendosi e sconfinando spesso oltre il confine della legalità”.
Il primo romanzo vero e proprio scritto da Di Filippo, risulta indubbiamente collegato per soggetto e protagonisti ad i suoi precedenti racconti brevi:
“Si tratta di un lavoro di quasi duecento cartelle, figlio dell’esperienza personalmente vissuta con i racconti brevi precedenti, all’interno dei quali la figura di Vazquez si è effettivamente formata. Infatti ho cercato di partecipare per ben due volte a due concorsi distinti relativi a storie brevi Noir, in entrambi i casi sforando rispetto ai limiti di lunghezza consentiti dai regolamenti. È stata proprio l’esigenza di aver qualcosa in più da raccontare, a spingermi verso la scrittura del mio primo vero romanzo. Entrambi i due racconti precedenti sono stati comunque inseriti all’interno di una rivista online specializzata nella pubblicazione di inediti di letteratura Gialla”.
Un lavoro che -comunque vada la premiazione ventura- dovrebbe riuscire a trovare pubblicazione, secondo i piani dell’autore:
“L’idea è quella comunque di pubblicare “Vazquez”, qualunque sia il risultato del concorso NebbiaGialla: ovviamente se il prossimo 23 di Settembre dovessi essere decretato vincitore, non avrei problemi nella ricerca di un Editore, ma in ogni caso proverò a fare in modo di pubblicare questa storia. Del resto, considerando che il manoscritto è giunto tra i cinque finalisti selezionati, potrebbe comunque ricevere le attenzioni e le agevolazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo finale”.