L’opera è stata trovata nel vano dell’ascensore duranti gli interventi per restaurare la ex casa del fascio in piazza della Libertà. In futuro verrà ricollocata nel palazzo all’interno della biblioteca comunale
Sembra sia proprio Pietro Guerri l'autore del bassorilievo ritrovato all'interno del palazzo Marconi, ex casa del fascio, in piazza della Libertà a San Giovanni. A stabilirlo con certezza saranno gli esami che la Soprintendenza condurrà sull'opera. Nessuno prima l'aveva mai notato: era nascosto tra il muro e l'ascensore. Il bassorilievo riporta i nomi dei caduti sangiovannesi nel primo conflitto mondiale.
"Si tratta di un bassorilievo che si presume essere di Pietro Guerri così almeno ha detto la Soprintendenza – ha spiegato il sindaco Maurizio Viligiardi – Riporta i nomi dei caduti sangiovannesi nella prima guerra mondiale e risale ai primi anni 20. Era nascosta dietro il vano ascensore. Sarà valutata dalla Soprintendenza. In seguito verranno eseguiti lavori per asportarla e restaurarla. In futuro troverà posto nella biblioteca".
"È stata una scoperta importante: è un ricordo dei nostri caduti ma è anche un'opera d'arte di un artista di valore notevole per il Valdarno. Saranno fatti studi approfonditi".
Pietro Guerri nato a Montevarchi e vissuto tra il 1865 e il 1936 ha realizzato molte opere, sculture in particolare, soprattutto nella sua terra d'origine. Oltre a vari monumenti collocati a Montevarchi, Guerri ha realizzato la statua di Giuseppe Garibaldi a San Giovanni e il monumento a Cavour a Figline.
Adesso il suo bassorilievo sarà portato via da palazzo Marconi, ex casa del fascio, e restaurato. Poi sarà collocato nella nuova biblioteca comunale che dovrebbe aprire nel mese di novembre.