23, Novembre, 2024

“Soltanto un’area privata aperta ad amici”, parla Jonathan Spina dopo il sequestro da parte dei vigili urbani

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Lo scorso 10 settembre la polizia municipale di Figline Incisa effettuò controlli in una struttura vicino al cimitero delle cannucce: secondo gli esiti, quei locali, ritenuti un ristorante, erano abusivi perchè mancavano le autorizzazioni. Il proprietario dell’area replica: “Non è un ristorante ma solo un luogo dove ci ritroviamo tra amici e parenti” e pubblica il video della serata

"Non è un ristorante ma soltanto un luogo aperto ad amici e parenti". A distanza di quindici giorni dal sequestro effettuato dalla polizia municipale di Figline Incisa parla Jonathan Spina, proprietario dell'area vicino al cimitero delle Cannucce. Ammette di aver posizionato strutture in legno senza aver chiesto le autorizzazioni, ammette di aver diffuso volantini ma continua a ribadire che il suo non è un ristorante e a ritenere eccessivo il blitz dei vigili urbani.

"Ci ritroviamo qua con amici e parenti. Qualcuno porta cibo o bevande, aiuta a cucinare, chi non può contribuisce in denaro. Io non potrei offrire sempre cene o pranzi. Ma lo abbiamo stabilito tra noi. Tanti portano i bambini a fare il bagno o vengono con i propri cani. Insomma è un luogo familiare niente a che vedere con un ristorante o con una struttura aperta al pubblico".

"Hanno detto che vi erano clienti, quella sera. Eravamo solo in quattro: io e tre amici". La struttura è ancora sotto sequestro: Jonathan può entrare soltanto per dare da mangiare agli animali.

"Mi hanno distrutto. Io però non ho fatto niente. Ho risistemato un'area degradata. L'ho ripulita a spese mie anche dall'eternit presente. Non ho fatto niente di male".

L'intervista integrale

L'area è dotata di un sistema di videosorveglianza. Ecco il video della serata.
 

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