Non saranno più gli insegnanti a raggiungere le aule ma gli studenti nell’ambito di un progetto studiato e programmato nei minimi dettagli
Classi senza aula: prende il via all'Istituto comprensivo Giovanni XXIII° di Terranuova una nuova maniera di concepire la didattica. Non saranno più gli insegnanti a raggiungere le aule bensì gli studenti, con un programma e un ordine studiati nei minimi dettagli, a spostarsi tra classi, che diventeranno veri laboratori, e materie di insegnamento. Tutto sotto la supervisione costante del personale dell'Istituto. Il progetto è D.A.D.A, didattica per ambienti di apprendimento, ed è stato accolto con soddisfazione dall'amministrazione comunale che per questo ha messo a disposizione accorgimenti e strumenti.
Alberto Riboletti, dirigente scolastico Istituto comprensivo Giovanni XXIII: "È una piccola rivoluzione quella rappresentata dal progetto il cui acronimo è D.I.D.A, didattica per ambienti di apprendimento. Una situazione nuova si affaccia in campo educativo nell'ambito delle metodologie e delle didattiche. Visto che non avremo mai nelle scuole tutti i laboratori che vorremmo l'intenzione è trasformare ogni aula in laboratorio. Ci sarà, dunque, l'affidamento dell'ambiente di apprendimento agli insegnanti, della stessa disciplina, in coppia: questo permetterà alle aule sinora anonime di apparire sempre più come ambienti personalizzati dagli insegnanti, un set educativo, noi speriamo, più stimolante".
Il dirigente scolastico spiega nei dettagli cosa accadrà con l'inizio dell'anno scolastico: "I ragazzi si sposteranno, in base agli orari e con un'organizzazione che ha costretto lo staff a uno sforzo importante, verso l'aula dove svolgeranno le ore di italiano, di scienze, il laboratorio di ceramica. Le giornate talvolta trasformano la scuola in una fabbrica dell'insegnamento: noi non vogliamo questo. Sono otto ore dalle 8.10 alle 16.10: bisogna calarsi nei panni dei ragazzi. Questa organizzazione porterà un nuovo benessere dal movimento delle classi che si spostano secondo un ordine rigido ma anche tra le discipline. Vi sarà, infatti, anche una mobilità interna tra le materie di studio. Le neuroscienze ci dicono che lo spostamento fisico è un fattore di benessere, di relax, che restituisce i ragazzi agli ambienti di apprendimento con rinnovata motivazione e spinta".
"Si tratta di classi senza aula: itineranti in una mobilità di tipo culturale ed educativa. I ragazzi che si sposteranno dovranno dimostrare una capacità e un'autonomia superiori a quelle che si estrinsecano nello stare seduti in uno stesso ambiente per ore".
Uno spostamento, dunque, di classi ma anche di lezioni e materie. Per questo sono stati necessari anche alcuni accorgimenti come lavagne multimediali in tutte le aule ed armadietti per tutti gli studenti. Lorenzo Puopolo, assessore comune di Terranuova, ha espresso soddisfazione: "L'amministrazione comunale si è resa disponibile a questa nuova modalità della didattica. C'è veramente una rivoluzione copernicana all'interno dell'Istituto comprensivo perchè saranno i ragazzi a spostarsi nelle aule e ogni aula sarà un laboratorio che ogni insegnante potrà allestire in base alla necessità didattiche. L'amministrazione comunale ha visto con entusiasmo questa rivoluzione e sta cercando di mettere a disposizione della scuola tutti gli accorgimenti per poterla favorire. Noi ci crediamo perchè sicuramente nei prossimi anni avremo evoluzioni delle modalità di insegnamento".