In Consiglio comunale approvato l’atto che mette in vendita le quote, pari a circa il 4% all’interno dell’assetto della società che gestisce la discarica terranuovese. Secondo il sindaco di Montevarchi, è un atto concreto in linea con le posizioni già espresse, da Palazzo Varchi
Il comune di Montevarchi avvia le procedure per uscire da Csa Impianti, la società che gestisce la discarica di Podere Rota. In Consiglio comunale è stato approvato l'atto che mette in liquidazione le quote di proprietà di Palazzo Varchi, circa il 4% nel totale dell'assetto societario. Un atto politico, rivendica il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini: "Siamo in linea con quanto abbiamo fatto e detto in tutti questi mesi: abbiamo approvato un atto di indirizzo in Consiglio comunale, abbiamo portato in Ato, come unico comune del Valdarno, la richiesta della chiusura certa della discarica di Podere Rota al 2021, e ora in maniera concreta mettiamo in vendita le quote di Csa Impianti".
Secondo Chiassai, il Valdarno ha già dato, in quanto a rifiuti. "La Regione Toscana da 25 anni sfrutta il territorio del Valdarno come pattumiera, in particolare per l'Ato Centro, che in questi anni avrebbe dovuto diventare autosufficiente e non lo ha fatto, continuando a portare a Podere Rota i suoi rifiuti; siamo al punto di partenza, ma in 25 anni la Regione avrebbe dovuto preoccuparsi di trovare una soluzione. Non lo ha fatto, io credo che non siamo più disposti a stare al servizio di Firenze".
"Certo – ha aggiuntto Chiassai – questa è competenza della Regione Toscana, sta a lei decidere; io come sindaco ho già espresso la richiesta in maniera ufficiale di chiusura e avvio della gestione post-mortem. Ma ad oggi non abbiamo avuto dalla Regione alcuna indicazione su cosa vogliono fare per il futuro. Ricordo però che nel 2013 Regione e Provincia si pronunciarono entrambi sulla necessità di andare verso la chiusura dell'impianto".
Alle opposizioni, che in Consiglio comunale hanno sottolineato come poteva essere opportuno rimanere dentro CsaI per muovere le contestazioni dall'interno, il sindaco di Montevarchi replica: "Noi abbiamo il 4.05% all'interno della società, quindi un potere decisionale di fatto inesistente. E comunque, le decisioni sulla programmazione delle discariche sono di competenza esclusiva della Regione Toscana, non del CdA di CsaI".
"Non ci stiamo lavando le mani della questione, anzi: stiamo mandando un segnale politico forte", conclude Silvia Chiassai Martini. "Il comune di Montevarchi non vuole essere più complice nel dare la disponibilità ulteriore a utilizzare il territorio del Valdarno come discarica per Firenze, né vuole essere insensibile alle richieste che vengono dai cittadini del Valdarno. Tutelare la loro salute, il territorio, l'ambiente, deve essere prioritario rispetto a interessi di partito o economici".