22, Novembre, 2024

L’allarme di Confcommercio: “In pericolo il futuro del centro storico”

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Paolo Mantovani, presidente della delegazione Confcommercio e la responsabile di delegazione Laura Cantini avanzano richieste alle forze politiche e ai futuri candidati a Sindaco: “serve un piano serio e circostanziato di rilancio del centro, che comprenda agevolazioni per i residenti e risorse per le imprese commerciali, turistiche e artigianali. Poi nuove regole per il decoro urbano e l’accoglienza, pulizia e parcheggi compresi”

"Il futuro del centro storico di San Giovanni Valdarno è in pericolo", a lanciare l’allarme sono Paolo Mantovani, presidente della delegazione Confcommercio e la responsabile di delegazione Laura Cantini. “Dall’inizio dell’anno si sono spente cinque insegne solo nel tratto di Corso Italia, la strada principale del passeggio. È vero che la città è ancora una delle mete preferite per chi vuol fare shopping in Valdarno. Ma i segnali di crisi ci sono tutti e dobbiamo correre al più presto ai ripari”. Poi entrambi avanzano richieste alle forze politiche, in maniera particolare ai candidati a sindaco nelle prossime elezioni amministrative.

Tra i fattori che stanno minando la redditività delle imprese c’è soprattutto la minore affluenza di persone.

“La gente ha sempre meno motivi per frequentare i centri storici – spiega Mantovani – qui tutto è iniziato con lo spostamento dell’ospedale, poi negli anni sono state trasferite le scuole elementari e uffici pubblici importanti come quello del Giudice di Pace. Il teatro Bucci è chiuso ormai da tempo e così è venuta meno anche la motivazione dello svago serale. Per non parlare della Ztl, che limitando gli accessi al traffico veicolare scoraggia chi ha poco tempo dal venire a fare acquisti in centro. Insomma, di questo passo i sangiovannesi perderanno l’abitudine e il gusto a passeggiare nel cuore della loro città. A questo si aggiunge il cambiamento di abitudini, che vede i giovani sempre più lontani dalla vita sociale all’aperto e sempre più chiusi in casa o nei centri commerciali”.

“Il richiamo dello shopping da solo non può bastare a risollevare le sorti del centro, anzi i negozi rischiano di naufragare allo stesso modo – afferma la responsabile della delegazione territoriale di Confcommercio Laura Cantini – di questo passo alcuni imprenditori potrebbero decidere di spostarsi altrove e sarebbe la città intera a perderci, in termini di occupazione, benessere e visibilità. Si dovrebbe invece cercare di tenere alto l’appeal commerciale di San Giovanni Valdarno, il suo status di cittadina vivace e accogliente, incoraggiando gli investimenti di chi ci mette risorse, faccia ed energie”   

Viste poi le prossime elezioni amministrative Confcommercio anticipa alcune richieste alle forze politiche e ai candidati a sindaco della città: “chiediamo un piano serio e circostanziato di rilancio del centro, che comprenda agevolazioni e investimenti per i residenti e per le imprese commerciali, turistiche e artigianali. Poi nuove regole per il decoro urbano e l’accoglienza, pulizia e parcheggi compresi. Infine, più concertazione e più risorse per organizzare eventi di richiamo".

“Dobbiamo aprire una riflessione profonda sulla situazione attuale e sulle decisioni da prendere per evitare fattori pericolosi per il futuro della nostra economia e dell’occupazione –  ribadisce Mantovani – e imprese sono la linfa del benessere e del decoro della città. Un centro, o anche una periferia, ha bisogno delle attività economiche, che aumentano la qualità delle relazioni, dei servizi, dell’ambiente sociale e di conseguenze della vita dei residenti. Non solo, aiutano anche a mantenere il valore degli immobili. Insomma, rappresentano un tesoro che non possiamo perdere”.

 
 

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