24, Novembre, 2024

Impianto di liquami a Levanella, i coordinamenti cittadini: “Occorre dire No. Intanto Chiassai risponda alla città”

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I coordinamenti cittadini di Avanti Montevarchi e Siamo Montevarchi proseguono la loro battaglia contro la possibile realizzazione di un impianto di trattamento fanghi e liquami a Levanella

Volantinaggio e consiglio comunale: non si ferma la battaglia di Avanti Montevarchi e Siamo Montevarchi contro la realizzazione di un impianto di trattamento fanghi e liquami a Levanella. I due coordinamenti cittadini hanno confermato la loro contrarietà e hanno chiesto risposte certe dal sindaco Silvia Chiassai Martini.

"In questi giorni abbiamo intrapreso questa nostra battaglia contro la possibile realizzazione di un impianto di trattamento liquami e fanghi – scrivono i due coordinamenti – perché, da un punto di vista di impatti nei confronti dei cittadini e delle imprese che hanno scelto di vivere ed insediarsi a Levanella, riteniamo sbagliato la localizzazione di tale impianto. Augurandoci che altri soggetti condividano questa finalità e si uniscano con noi in questa azione siamo convinti che su temi di questa portata e in generale per quanto concerne lo sviluppo della città occorra, più che guardare i simboli, osservare all’orizzonte."

"Dopo le prime affermazioni del Sindaco sulla realizzazione dell’impianto di Levanella – proseguono i coordinamenti  – alle quali purtroppo si registrano significativi silenzi dopo le nostre iniziative e quanto asserito dai Gruppi Consiliari di Maggioranza, abbiamo, per Chiassai Martini, visto che sui social almeno continuano i negazionisti, precise domande che partono dalla lettura dei documenti inoltrati in Regione Toscana (insieme al progetto) dal proponente. Nell’Allegato 7 delle Integrazioni che il proponente invia su richiesta si possono leggere passaggi di grande chiarezza soprattutto in merito alla localizzazione dell’impianto. Si può leggere ad esempio che “l’Amministrazione ha sempre appoggiato la nostra intenzione progettuale”, che il Comune è stato parte attiva nelle “verifiche di fattibilità per quanto riguarda autorizzazioni e deroghe”. Che il tecnico del proponente dichiara di essere in corso la redazione di una variante urbanistica necessaria.

"Di fronte a queste parole Silvia Chiassai Martini se la sente di confermare ciò che ha dichiarato pubblicamente e che, cioè, non esiste alcun progetto? – concludono i coordinamenti – Che la struttura, in autonomia, ha dato solo risposte tecniche? La sua maggioranza vuole ancora negarne l’esistenza e parlare di terrorismo psicologico? Visto quello che ha asserito la Sindaco forse sarebbe più trasparente ed etico che anche loro chiedessero conto al Sindaco invece che accusare chi come noi la pensa diversamente. Da parte nostra, dopo il volantinaggio che abbiamo fatto nei giorni scorsi, continueremo in questa battaglia sia in città che all’interno del Consiglio Comunale perchè oggi più di ieri siamo, purtroppo, sempre più convinti che l’Amministrazione non solo abbia saputo ma che abbia esercitato un ruolo attivo nell’indirizzare a Levanella la realizzazione dell’impianto."

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