22, Novembre, 2024

Il Ros dei carabinieri stronca le attivit della criminalit calabrese in Toscana. Toccato anche il Valdarno

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Operazione del Ros insieme al Comando provinciale dei carabinieri di Livorno, con il supporto dei Comandi carabinieri di Toscana, Liguria, Lombardia, Lazio, Sardegna, del 4 Nucleo Elicotteri carabinieri di Pisa, del Nucleo Cinofili carabinieri di Firenze Castello, del 6 Btg carabinieri Toscana

17 ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Firenze, su richiesta della locale D.D.A. (Sost. Proc. dott. Eligio Paolini), per altrettante persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare ed altro, nonché associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, il tutto aggravato sia dal metodo mafioso che dall’avere agevolato la Cosca Gallace di Guardavalle, Catanzaro. Il ROS, Raggruppamento operativo speciale carabinieri, insieme al Comando provinciale dei carabinieri di Livorno, con il supporto dei Comandi carabinieri di Toscana, Liguria, Lombardia, Lazio, Sardegna, del 4° Nucleo Elicotteri carabinieri di Pisa, del Nucleo Cinofili carabinieri di Firenze Castello, del 6° Btg carabinieri “Toscana”, ha stroncato in Toscana attività criminali riconducibili alla 'ndrangheta ed operanti nei settori della droga, del movimento terra, e dello smaltimento dei rifiuti. L'indagine complessa condotta del Ros è strutturata su due filoni convergenti ed ha messo in evidenza legami anche con il Valdarno.

Il primo filone è relativo "all’ingente approvvigionamento di cocaina da parte della Cosca calabrese e la successiva distribuzione in Toscana", il secondo riguarda "l’infiltrazione in Toscana della Cosca Gallace nel settore del conferimento inerti attraverso il controllo diretto su una storica azienda mugellana".

L’indagine, i cui primi accertamenti risalgono alla fine del 2018, si è evoluta su 2 direttrici principali. La prima è quella del "controllo del mercato del movimento terra (estorsioni e illecita concorrenza) in diverse provincie toscane, mediante attività estorsive e illecita concorrenza con violenza/minaccia, posto in essere da soggetti di vertice della storica impresa di settore “Cantini Marino srl” di Vicchio (FI)". L'impresario ed un suo collaboratore secondo Il Ros "hanno scientemente sfruttato la forza della consorteria mafiosa per imporsi sul mercato del movimento terra/fornitura inerti a discapito di aziende concorrenti, “infiltrandosi” di fatto in importanti commesse pubbliche in Toscana".

Il Ros continua: "Parimenti sono stati riscontrati legami di comodo con la Pubblica Amministrazione aretina (Consorzio Bonifica Valdarno) per l’assegnazione diretta di lavori per importi contenuti (sotto soglia), su cui sono in corso approfondimenti investigativi".

Le parole usate dal GIP nell’ordinanza: “il rilevante compendio probatorio raccolto nel procedimento evidenzia, al di là degli episodi clamorosi di intimidazione, un sodalizio tra gli indagati … finalizzato ad acquisire il monopolio di attività economiche del settore cui opera la Cantini Marino srl, strettamente collegata Figlinese Inerti srl, nonché (in maniera meno “scoperta”, dato lo spessore criminale dei suoi componenti) la Idrogeo srl (con la precisazione che rispetto a quest’ultima il quadro probatorio non può ritenersi esaustivo). L’acquisizione di questo monopolio di fatto è resa possibile dalla presenza di due grossi esponenti della criminalità calabrese, operanti in Toscana nel Valdarno da epoca risalente, che non si limitano a dare il proprio benestare ma altresì influiscono, con la forza intimidatrice della organizzazione criminale di appartenenza, in modo da determinare equilibri che fuoriescono da quelli normali del libero mercato, secondo una logica non concorrenziale bensì impositiva e di assoggettamento”.

La seconda direttrice è quella del narcotraffico internazionale, che ha portato al sequestro di circa 191 chilogrammi di cocaina.

"Nel corso dell’odierna operazione, oltre agli arresti, sono in corso numerose perquisizioni anche a carico delle società del settore edile interessate a lucrare dalle condotte mafiose del gruppo smantellato in data odierna. Contemporaneamente è in esecuzione un ulteriore ordinanza di custodia cautelare per traffico di internazionale di sostanze stupefacenti a cura della Guardia di Finanza su mandato della D.D.A. di Catanzaro all’indirizzo di esponenti della Cosca Gallace di Guardavalle".

 

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