Porta la firma dei consiglieri di maggioranza Iraci, Magini e Botti, e di opposizione, Camiciottoli, la richiesta al sindaco Grasso di riferire sui problemi legati al servizio idrico, e non solo in base agli ultimi disservizi. Trasparenza della gestione, qualità dell’acqua, stato delle fognature, rimborsi: sono alcuni dei temi ancora sul tavolo
Ha la forma di una lettera aperta, ma è un invito chiaro e puntuale al sindaco di Montevarchi: venire a riferire al prossimo consiglio comunale, martedì, sui problemi relativi al servizio idrico. Non solo gli ultimi disservizi nei quartieri del Pestello e della Ginestra, ma anche tutta una serie di questioni rimaste ancora aperte, secondo i firmatari della lettera.
Un documento trasversale, quello indirizzato al primo cittadino Grasso: porta infatti le firme di tre capigruppo di maggioranza, Pietro Iraci, Carlo Botti e Gianluca Magini, e di uno di opposizione, Fabio Camiciottoli. Tre gruppi di due schieramenti diversi che però condividono evidentemente le stesse preoccupazioni e le stesse riflessioni su questa vicenda.
"Caro Sindaco – si legge nel documento – in questa legislatura all’interno del Consiglio comunale sono state intraprese molte iniziative per equilibrare il rapporto tra cittadini e Publiacqua, per rendere trasparente la gestione di un bene comune e per favorire l’attuazione di diritti riconosciuti da un decreto presidenziale (adeguata remunerazione capitale investito) e da una sentenza della Corte Costituzionale (depurazione). Tutte azioni intraprese grazie alla sensibilità comune e trasversale di molti consiglieri di maggioranza e di opposizione".
"Con questo spirito le scriviamo questa lettera aperta per invitarla a promuovere un’azione politica ed amministrativa chiara e decisa nei confronti della scelta di Publiacqua di fissare il termine ultimo per accedere ai rimborsi depurazione al 30 settembre 2014 che, secondo noi, si configura come una forzatura pretestuosa e non condivisibile. Tra le tante mozioni licenziate sul tema Publiacqua, inoltre, il Consiglio nei mesi scorsi ha impegnato il sindaco perché venisse redatta una mappatura fognaria dell’intero territorio di Montevarchi, e in quella seduta lei s’impegnò a promuovere azioni per modificare la procedura di rimborso per renderla più semplice, trasparente e automatico".
"Ad oggi, purtroppo – scrivono i quattro consiglieri – non ci risulta che Publiacqua abbia fornito risposte come non ci risulta che siano state aggiornate le banche dati del gestore relative agli allacci, alle fognature e ai depuratori. Riteniamo, inoltre, che il Comune di Montevarchi, essendo proprietario delle infrastrutture gestite da Publiacqua, debba farsi parte attiva per supportare i cittadini nel comprendere se hanno diritto al rimborso per non lasciarli soli contro Publiacqua".
Secondi Iraci, Magini, Botti e Camiciottoli, il termine ultimo del 30 settembre per richiedere la depurazione è "un’oggettiva illegittimità: il Decreto Ministeriale che stabilisce le modalità dei rimborsi è stato pubblicato in G.U. il giorno 8/02/2010 ed i 5 anni entro i quali l’utente ha diritto al rimborso terminano a febbraio 2015 e non nel mese di settembre. Riteniamo che non sia accettabile una così palese violazione delle norme giuridiche e come sindaco la invitiamo a promuovere azioni concrete".
"Vorremmo infine evidenziare che nell’incontro pubblico con i vertici Publiacqua, avvenuto al Pestello a luglio, alcuni relatori presenti hanno sollevato la questione che parti dell’acquedotto possano essere costituite da tubazioni a base d’amianto. Crediamo che vi sia una forte esigenza di chiarezza, come crediamo sia arrivato il momento che sia fatta luce sullo stato di manutenzione dell’acquedotto e sulla qualità delle acque distribuite".
"Riteniamo che anche lei – conclude la lettera – condivida le nostre riflessioni rispetto alle questioni sopra esposte e vorremmo invitarla, nel prossimo consiglio, ad effettuare una specifica comunicazione per riferire sulle azioni intraprese e su quelle che intenderà perseguire per risolvere le problematiche".