23, Novembre, 2024

Cosimo Boni, un reggellese nel tempio del jazz newyorkese. In concerto con John Patitucci: “Un sogno che si avvera”

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Studia al Berklee College of Music. Nei giorni scorsi Cosimo Boni si è esibito al Lincoln Center con il Global jazz Institute e John Patitucci: “Ho suonato con un mito: si è avverato un sogno. Da quattro anni studio in America. Tra poco conto di finire il percorso di studi e di inserirmi nella scena musicale di Boston e New York”

“Un sogno che si avvera”. Non usa mezzi termini Cosimo Boni: nei giorni scorsi si è esibito al Lincoln Center. Di strada ne ha fatta, quando quattro anni fa è partito da Reggello con la sua tromba: destinazione Boston dove studia al Berklee College of Music.

 
Pochi giorni fa si è esibito con il Global Jazz Institute al Dizzy’s Coca Cola: il club del Jazz nel Lincoln Center, il cuore artistico di New York. In concerto con un autentico mito: John Patitucci, riconosciuto come uno dei più grandi bassisti jazz e fusion viventi: “E’ stato pazzesco, le sensazioni sono state incredibili: abbiamo dato il meglio di noi stessi. Suonare con uno dei miei idoli è un sogno che si è avverato”.
 
I due show hanno registrato il sold out: un successo che ricorderà per tutta la vita. “Il Global jazz Institute è un una scuola di alta formazione all'interno del Berklee College of Music di cui fanno parte studenti selezionati all'interno del College – spiega Cosimo Boni, 25 anni compiuti ad agosto – Sono in America da quattro anni e sono in procinto di finire il mio corso di studi”. Sul suo futuro non ha dubbi:"Rimanere negli Stati Uniti ed inserirmi definitivamente nella scena musicale di Boston e New York. Continuando a suonare e cercando di migliorare sempre di più”.

 
Del resto, fin da piccolo Cosimo ha coltivato questo amore per il Jazz e la tromba: “Mio padre è stato un jazzista amatoriale. Ad undici anni mi fece ascoltare Miles Davis: scoprì un nuovo mondo. Ho iniziato a Reggello e poi mi sono segnato al conservatorio. Quando ho avuto la possibilità di andare a studiare in America l'ho colta al volto". A poco più di vent'anni si è ritrovato a Boston in una delle capitali della musica, dove le opportunità non mancano per i talenti di tutto il mondo.
 
“Ultimamente scrivo molta più musica, specialmente per il mio quintetto con cui suona regolarmente a Boston al Wally's Jazz Cafe". E infine annuncia: "Contiamo di registrare un nostro disco il prossimo anno”.

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