Un accordo triennale che impegnerà gli studiosi del Cnr di Firenze a individuare il genotipo/cultivar degli olivi, piante caratteristiche del territorio della Valdambra che producono uno dei prodotti locali di eccellente qualità
L'amministrazione di Bucine ha stipulato una convenzione triennale con il Cnr di Firenze per effettuare degli studi sugli olivi del comune tra cui il famoso Olivone di Montebenichi, uno degli alberi storici del territorio, appartenente al progetto degli "Alberi della Memoria" e segnalato anche come Albero Monumentale nel censimento regionale di due anni fa.
Obiettivo degli studi sarà individuare il genotipo/cultivar degli olivi. Il progetto fa parte del piano di marketing territoriale del comune, che vuole promuovere il patrimonio culturale, storico, enogastronomico e paesaggistico del territorio. Sono proprio le piante di olivo a contraddistinguere il panorama della Valdambra e delle zone limitrofe, con la presenza di "coltivazioni diffuse di oliveti che rende unico il paesaggio locale e che conferisce un prodotto, l'olio extravergine di oliva, di elevata qualità".
Lo scorso ottobre la Giunta di Bucine ha presentato alla Regione Toscana un progetto denominato “L’Olivone di Montebenichi testimone del viaggio del Granduca Pietro Leopoldo in Valdambra”, finalizzato a salvaguardare e valorizzare la biodiversità dell’olivicoltura della Valdambra, in particolare di questa particolare pianta secolare, il cui genotipo risulta “unico”. Nel progetto era indicata, appunto, la collaborazione con il Cnr e lo scorso 30 novembre, nel corso di un convegno a Bucine, sono stati presentati alcuni dati di una prima fase di studio.
"Sono emersi valori estremamente positivi" – si legge nelle premesse della delibera – "Ed è stato scientificamente provato, grazie alle analisi, che attualmente vi sono ben cinque genotipi/cultivar di olivo caratteristiche del territorio della Valdambra, le cui analisi hanno anche dimostrato l’alta qualità degli oli prodotti".