A Levane, per la prima volta in provincia di Arezzo, un uomo è stato salvato dall’intervento di due farmaciste e dal defibrillatore semiautomatico in dotazione alla farmacia Zampi. Quando il 118 è arrivato, l’uomo aveva già riaperto gli occhi. Mandò: “Una vita salvata, sia d’esempio a tutti”
Una vita salvata grazie ad un defibrillatore a due farmacisti che avevano seguito il corso di formazione sull'uso del dea. Si tratta del primo caso in provincia di Arezzo, ed è accaduto a Levane: la velocità d'intervento e soprattutto la disponibilità dell'apparecchio sono stati decisivi, in questo caso.
L'uomo, un 59enne, si trovava per strada a Levane quando ha iniziato a sentirsi poco bene. Pensanso al caldo, e ad un problema di pressione, si è presentato alla farmacia Zampi, e ha chiesto che gli venisse misurata la pressione. Mentre era lì, però, è stato colto da arresto cardiaco.
Le due farmaciste presenti all'interno non si sono fatte cogliere impreparate. Avevano seguito uno dei corsi di formazione all'uso del defibrillatore semiautomatico esterno, quelli organizzati nell'ambito del progetto Arezzo Cuore in tutta la provincia, e che hanno consentito di formare centinaia di persone. Il defibrillatore era a pochi passi, acquistato dalla stessa farmacia e posizionato all'esterno, a disposizione di tutti.
Hanno agganciato l'apparecchio e lo hanno messo in funzione, mentre nel frattempo partiva anche la chiamata al 118. Sono servite due scariche, tutto in automatico: poi l'uomo ha riaperto gli occhi. Quando è arrivata l'ambulanza, era già cosciente, un po' scosso ma comunque cosciente. Portato in ospedale, ora è fuori pericolo.
"Un ringraziamento enorme va a queste farmaciste – commenta oggi Massimo Mandò, direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza della Asl 8 – perché hanno salvato una vita. Questo episodio sia d'esempio a tutti: il defibrillatore, se utilizzato da persone che hanno seguito l'apposito corso di formazione, è un apparecchio preziosissimo".