I lavori inizieranno nel mese di ottobre e termineranno nel marzo 2016. Costo: 360mila euro. Alla presentazione nell’aula consiliare di Castelfranco tanti addetti ai lavori ma anche tanti cittadini
Presentato il progetto della Casa della Salute a Castelfranco e della Bottega della Salute a Faella. L'incontro si è tenuto nell'aula consiliare del palazzo municipale di Castelfranco. Presenti il sindaco Enzo Cacioli, l’assessore al welfare Riccardo Borgheresi, il vicepresidente del consiglio regionale Lucia De Robertis, il vicecommissario della Asl 8, dottoressa Branka Vujovic, il direttore di Zona Distretto Valdarno della Asl dottoressa Anna Domenichelli, l’ingegner Gilberto Cristofoletti, Direttore Area Tecnica Usl8 e l’ingegner Belinda Nardi dell’Area Tecnica della Usl 8. Grazie al rendering sono stati illustrati gli aspetti più importanti della struttura.
I lavori di ristrutturazione inizieranno nel mese di ottobre e termineranno nel marzo 2016. 360mila euro la spesa. Al piano terra saranno collocati il punto prelievi con sala di attesa, l’ascensore che funzionerà con risparmio energetico, due ambulatori, il punto di primo soccorso e locali tecnici. Al primo piano, invece, 4 ambulatori, una sala per gli assistenti sociali comunali e un'area polivalente. Il parcheggio sarà nel retro della struttura e comprenderà posti per i mezzi aziendali e per gli utenti compresi quelli per disabili. (Il progetto della Casa della Salute)
Molti gli interventi dela serata. La consigliera regionale Lucia de Robertis: "In un momento come questo di allontanamento del cittadino non solo dalle istituzioni ma anche della “cura” dello Stato con questa struttura lo stesso Stato si prende cura del cittadino. Le misericordie avranno un ruolo fondamentale. Sono loro che effettuano i trasporti sanitari e quindi il ruolo di sussidiarietà delle associazioni di volontariato sarà garantito. In tutta la Toscana abbiamo costruito una rete tale ed una professionalità così alta che non è pensabile fare a meno di queste associazioni. Il loro ruolo non è più sussidiarità ma interdipendenza".
Branka Vujovich Vicecommissario Usl 8: “L’obiettivo è puntare sul distretto sociosanitario che non è una tecnostruttura ma una comunità. Sono 76 i medici di medicina generale in Valdarno. L’importanza è una struttura a rete dove i tanti punti siano collegati l’uno all’altro. Ciascun responsabile ha un luogo unico dove esercita quella funzione con i vari professionisti". Il dottore Arnetoli ha sottolineato l'importanza delle prestazioni specialistiche offerte dalla Casa della Salute che porteranno a una riduzione delle liste d'attesa.
Il sindaco Enzo Cacioli: "La nostra intenzione è fare di questa struttura una realtà sanitaria che dia risposte al cittadino, che risponda non solo alle prestazioni di primo livello sanitario ma che sia anche un luogo dove si discuta di sanità, dove le associazioni che operano nel sociale abbiano un punto di discussione, di confronto e di interfaccia con la Asl. I distretti attuali rimarranno assolutamente funzionanti e dovranno interagire sempre con i medici di base e con la casa della salute".
Riccardo Borgheresi, assessore al welfare e alle politiche sociali: "Abbiamo chiesto alla Asl la massima celerità nella realizzazione di questi due spazi più vicini al cittadino. Secondo i piani dell' azienda sanitaria saranno realizzati in 5 mesi. Noi proseguiamo un cammino già avviato dalle passate amministrazioni comunali di Castelfranco e Piandiscò e faremo in modo che i progetti funzionino. Tra i nostri obiettivi principali c'è quello riuscire a dare ai nostri cittadini un servizio sanitario con strumentazioni diagnostiche di primo livello e post operatorie. Qui il paziente che esce dall’ospedale del Valdarno potrà essere seguito dal suo medico di base con appuntamenti periodici".
Infine sulla gestione e sul funzionamento della Casa della Salute di Faella ha preso la parola Anna Domenichelli, direttore del Distretto Zona Valdarno.
"Dobbiamo ridimensionare tutto il sistema sanitario perché stiamo invecchiando tanto. Sono aumentate le malattie croniche che non si curano in ospedale. La casa della salute è la casa dove sono accolte e curate".
Poi Anna Domenichelli si è soffermata sulla Bottega della Salute, un servizio voluto dalla Regione Toscana, in collaborazione con Uncem e Anci Toscana, che ha l’obiettivo di rendere più accessibile la rete dei servizi pubblici (servizi sanitari, sociali e altri servizi di pubblica utilità come i servizi INPS e quelli postali) ai cittadini che vivono in zone particolarmente disagiate.
"L’obiettivo è di attivare i ragazzi del servizio Ecco Fatto. Le prime Botteghe della Salute sono nate all’isola d’elba. Grazie a Fondi europei che garantiscono il finanziameno per sette anni è stato possibile aggiungere ai servizi comunali anche quelli sanitari. L’unico sindaco che ha fatto la convenzione con la Bottega della Salute è proprio quello di Castelfranco Piandiscò. Abbiamo già un computer ed il ragazzo di Ecco Fatto farà le prenotazioni. La Bottega della Salute servirà anche per collegare l’utente con assistente sociale e casa della salute".