L’inchiesta ha coinvolto il maresciallo dei carabinieri della compagnia di Figline e un imprenditore, arrestati e adesso ai domiciliari. Raggiunti da informazioni di garanzia un appuntato e una vigilessa della polizia municipale di Figline Incisa
Tutto è venuto alla luce dalle intercettazioni a cui era sottoposto, per volontà della Procura di Roma, l'imprenditore e commercialista figlinese Claudio Marcello Moretti, adesso agli arresti domiciliari. Nelle telefonate vi erano anche le conversazioni con il maresciallo Nello Fasciolo, passato agli onori della cronaca per il ritrovamento della bambina scomparsa insieme alla nonna a Reggello, trasmesse alla Procura di Firenze e sviluppate in ulteriori indagini grazie alla squadra mobile. La storia è stata ricostruita da Franca Selvatici de La Repubblica e da La Nazione.
In maniera particolare nell'articolo vengono messi in evidenza gli scambi di favori tra il maresciallo e due imprenditori. Si parla della disponibilità gratuita di una camera nell'agriturismo di Viesca, di cui è titolare la moglie del commercialista, dell'uso della sua Porsche, del rifacimento della facciata dalla casa della madre del maresciallo. In cambio il carabiniere metteva a disposizione i suoi servizi avvalendosi del ruolo che rivestiva.
Le indagini condotte dalla squadra mobile di Firenze e coordinate dal Pm Leopoldo De Gregorio e dal procuratore capo Giuseppe Creazzo hanno di fatto portato alla luce, partendo da un filone incentrato sullo smaltimento illecito di rifiuti speciali, una vicenda di scambi di favore piccoli e grandi. Come quando il maresciallo ha avvertito l'amico imprenditore di un controllo nell'agritursimo per lo smaltimento di eternit fornendogli la possibilità di farlo sparire prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.
Raggiunti da un'informazione di garanzia anche un appuntato dei carabinieri e una vigilessa della polizia municipale di Figline. Per il maresciallo agli arresti domiciliari con obbligo di dimora fuori dai confini del Valdarno fiorentino, gli avvocati David Ermini e Federico Bagattini, hanno chiesto la revoca dei domiciliari: il Gip Angelo Antonio Pezzuti, che ha ricostruito la vicenda, ancora non ha deciso.