Allo stesso allevatore, negli ultimi due mesi, sono state 120 le pecore uccise dai lupi. Tra il costo del capo e l’onere dello smaltimento la cifra persa è di circa 400 euro ad animale. Avvertiti dell’accaduto Asl8, Provincia e Comune
Ancora una strage di pecore in Valdarno. Il raid dei lupi, nella notte, è avvenuto alla Cicogna, frazione di Terranuova. In tutto 7 pecore uccise e 26 ferite. Il titolare dell'allevamento Luciano Lalli non ne può più: è il terzo attacco nel corso degli ultimi due mesi con una perdita di 120 pecore fra uccise, disperse e ferite gravemente.
“Il problema va avanti da tempo, non si sta risolvendolo e si è ripresentato – racconta Lalli – con sette pecore sbranate e ventisei ferite. Per la mia azienda, che si fonda su questa attività, è un danno notevole perchè le carcasse devono essere incenerite e questo ha un costo, se voglio rimpiazzare gli animali per ogni nuova pecora si spendono cifre fra i trecento e i quattrocento euro. Inoltre – continua Lalli – per la paura e lo stress che ogni attacco crea le femmine gravide abortiscono, altre perdono il latte a e soffrirne sono gli agnelli mentre altri animali per dei giorni si rifiutano di uscire e restano chiuse nell'ovile".
"Chiederò un rimborso – conclude – ma su tale aspetto noi allevatori ci sentiamo presi in giro perchè i soldi arriveranno non prima di un anno e andranno a coprire solo l'80% dei costi sostenuti per l'incenerimento delle carcasse, ma il danno è assai più consistente specie se si tiene conto della mancata produzione frutto di questi continui attacchi”.
Della vicenda sono stato avvertiti Asl, Provincia e Comune: l'amministrazione terranuovese si è impegnata a convocare in tempo brevi un incontro fra soggetti istituzionali e associazioni di categoria.