Emozionante e costruttivo l’incontro di Alex Zanardi con gli studenti al Palazzetto dello sport di Montevarchi. “Siate curiosi, ascoltate gli altri, vi aiuteranno a non perdervi”, dice ai ragazzi. L’iniziativa è stata organizzata dal Rotaract, che ha anche donato 500 euro all’associazione di Zanardi “Bimbingamba”
Un esempio di vita, un simbolo di quella capacità di reagire prontamente e positivamente alle dure sfide che la vita mette davanti. Alex Zanardi parla davanti ai settecento studenti delle scuole superiori del Valdarno, nell'iniziativa organizzata dal Rotaract Valdarno Masaccio, e la sua diventa una vera lezione di vita.
Anche se lui ci tiene a precisare: "Non sono qui per insegnarvi come affrontare la vostra vita, non sono un insegnante e non ho titoli per farlo. Certo è che dentro la mia vita ci sono entrate così tante esperienze che forse vale la pena raccontarle, e magari per voi è interessante ascoltarle. Su questo un consiglio posso darvelo: ascoltate, condividete, confrontatevi. Anche con i vostri genitori, che oggi magari non ascoltate volentieri. vi garantisco che a volte mi sento molto più disabile quando cerco di insegnare qualcosa a mio figlio, e mi ricordo di quando sono stato ragazzo anche io".
Zanardi racconta anche dell'incidente, il dolore fisico e i primi momenti durissimi. "Quando mi sono svegliato, in ospedale, e ho realizzato cosa mi era successo, ho ripensato a quando mi ero posto la domanda: cosa avrei fatto in quelle condizioni? Prima, avevo pensato che sarebbe stato meglio morire. Quando mi è successo davvero, quando la vita mi ha messo davanti proprio a questa sfida, ho capito che quella domanda non me l'ero mai posta sul serio".
Foto Marcello Sani
Rispondendo alle domande dei ragazzi, prosegue: "Ricordate che nella vita non è mai tutto positivo o tutto negativo. Se io sono riuscito a ripartire, a ricominciare daccapo e vincere anche medaglie olimpiche, significa che anche voi potete affrontare le seppur piccole sfide della vita quotidiana, appassionarvi a quello che dovete fare e mettere nello zaino gli strumenti necessari per farlo".
In chiusura, poi, si rivolge agli studenti, in particolare a quelli meno attenti. "Vorrei mandare un messaggio proprio a voi, che avete seguito di meno e magari avete parlato con il vostro vicino. Il mio non è affatto un rimprovero: io ero esattamente come voi. Le parole degli altri mi entravano da una parte e mi uscivano dall'altra. Ebbene, proprio a voi auguro di trovare la vostra strada, di impegnarvi in qualcosa che vi dia soddisfazione, di imparare anche dall'esempio degli altri". La felicità, conclude Zanardi, "non è vincere una medaglia, sta tutta in quel lavoro che si porta avanti per raggiungere un obiettivo".
Ad ascoltarlo, oltre agli studenti, ci sono i sindaci e gli assessori di Montevarchi, San Giovanni e Terranuova, i tre comuni che hanno patrocinato l'iniziativa; i dirigenti scolastici degli istituti superiori, in particolare l'Istituto Valdarno e il Varchi, e la dirigente scolastica del comprensivo Petrarca, presente con la classe 5° di Mercatale, ci sono i ragazzi del Rotaract, in particolare Roberto Lombardi e Marco Firli, quest'ultimo amico della famiglia Zanardi, che ha reso dunque possibile l'incontro; c'è il presidente di Banca Valdarno che ha contribuito alla realizzazione della manifestazione.
In chiusura della mattinata, sono proprio i ragazzi del Rotaract che consegnano ad Alex Zanardi un assegno di 500 euro, donato alla associazione Bimbingamba, creata dal campione di automobilismo e paralimpico per sostenere bambini che hanno avuto amputazioni e non possono usufruire dell'assistenza sanitaria.
L'intervista prima dell'incontro: