La stagione si aprirà il prossimo 2 dicembre. Confermate le collaborazioni con “Fondazione Toscana Spettacolo” e Materiali Sonori. Campagna abbonamenti al via da lunedì 30 ottobre
Grandi nomi come Gabriele Cirilli, Ottavia Piccolo, David Riondino, Roberto Alpi, Isabel Russinova e molti altri artisti si passeranno il testimone sul palco del Comunale proponendo spettacoli di spessore che tratteranno temi forti e profondi. La stagione teatrale promossa dall’amministrazione comunale di Cavriglia in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e Materiali Sonori, si aprirà il prossimo 2 dicembre. In cartellone sei spettacoli che spazieranno dal teatro più impegnato alla commedia, dallo sperimentale al classico, dagli artisti di fama nazionale alle compagnie del territorio.
“Il prossimo anno celebreremo in tutto il Valdarno ed in tutta Italia i cento anni dalla nascita del grande artista Venturino Venturi, che anche nel territorio di Cavriglia ha lasciato segni fondamentali del suo percorso artistico sulla terra. Tra le iniziative che l’Amministrazione ha messo in atto per ricordare questo evento c’è anche un tema di fondo molto importante e molto attuale che sta alla base della stagione: le migranze. E quest’anno a teatro grazie in particolare a due spettacoli si tratterà questo argomento: David Riondino e Ottavia Piccolo affronteranno con due opere molto belle e significative questa tematica che si ricollega a Venturino. Suo padre infatti era un migrante ed un antifascista. Da Loro Ciuffenna come cavatore di pietra e scalpellino durante il fascismo emigrò in Belgio. Per l’artista fu un grande punto di riferimento e per questo verrà collocata all’ingresso del Comunale una statua in bronzo fatta da Venturino che ritrae e celebra suo babbo”.
Dal 2 dicembre col cartellone di “Fondazione” si susseguiranno spettacoli aperti alle emozioni, alla curiosità, alla vita. Apre la stagione Gabriele Cirilli e il suo nuovo spettacolo #TaleEQualeAMe…Again: con un chiaro riferimento alla “socialità” contemporanea il comico abruzzese riflette sul quotidiano con uno spirito dissacrante, senza tralasciare risate, momenti di poesia e sguardi sull’attualità.
Domenica 17 dicembre, Sandro Lombardi e David Riondino sono in scena con “Dagli Appennini alle Ande, quando migravamo noi di Edmondo De Amicis”: un racconto pieno di eroismi e sacrifici, vicino alla realtà delle vite dei migranti che arrivano ogni giorno sulle nostre coste.
Venerdì 19 gennaio Roberto Alpi, Laura Lattuada, Agnese Nano, Isabel Russinova, un quartetto di celebrities per Il Seduttore, un bel testo firmato da uno dei più importanti drammaturghi italiani del Novecento, Diego Fabbri con la collaborazione di Franco Salucci. Una trama di tradimenti nella quale il seduttore promette a tre donne amore sincero e viaggi lontani fino a un epilogo sorprendente.
Venerdì 2 febbraio, in occasione della Giornata della memoria (replica anche in matinée per le scuole), “Bartali: prima tappa”, da un’idea di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli, con Francesco Dendi. Un omaggio al grande “Ginettaccio”, figura mitica dello sport e della solidarietà durante la seconda guerra mondiale.
E ancora, sabato 17 febbraio, Ottavia Piccolo e l’Orchestra Multietnica di Arezzo sono i grandi protagonisti di “Occidente Express” scritto da Stefano Massini, e curato da Enrico Fink e Ottavia Piccolo. Si racconta, con parole e tanta musica, l’incredibile storia di un’anziana signora che nel 2015 ha percorso, insieme alla nipotina di 4 anni, ben cinquemila chilometri lungo la cosiddetta “rotta dei Balcani” fuggendo dall’Iraq per raggiungere il Mar Baltico.
Domenica 11 marzo “I marziani al mare”, il giornalista e drammaturgo toscano Alberto Severi, racconta con la complicità dei due protagonisti Beatrice Visibelli e Marco Natalucci, di una coppia di coniugi fiorentini amplificando il lato grottesco e tragicomico dei loro caratteri e delle loro vicende.
“Abbiamo lavorato alacremente a questa stagione – ha affermato il Vicesindaco Filippo Boni – per raccontare tanti aspetti attuali che ci caratterizzano e ci rendono anche un po’ ridicoli: le migranze, le nostre contraddizioni, la nostra quotidiana comicità, ma anche il grande gesto di Bartali durante la Shoa e che mise in salvo molti ebrei dalla furia nazista, la nostra profondità e la capacità di saper trasformare tutto. Sarà una stagione che ci farà ridere e riflettere, piangere e riposare. Insomma sarà davvero, pienamente teatrale, e non mancherà nulla: né la musica, né la comicità, né l’allegria, né la tristezza, senza dimenticare il tributo al grande Venturino Venturi di cui quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita. Non mancate, il teatro è patrimonio di tutti, ci rende più saggi, consapevoli e liberi e Cavriglia vi fa un’offerta di spessore nazionale a prezzi praticamente popolari”.
Nella prossima primavera infine tornerà “L’Urgenza del Vernacolo”, il contest fra le compagnie amatoriali del territorio.
La campagna abbonamenti aprirà lunedì 30 ottobre. Gli abbonati potranno assistere a tutti gli spettacoli nel cartellone di “Fondazione Toscana Spettacolo”.