26, Aprile, 2024

Viligiardi: “Parlando dei ‘soliti noti’ si rendono conto di parlare di loro stessi?”. Vadi: “Si abbassino i toni del dibattito politico”

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Dopo le donne del Pd anche il sindaco di San Giovanni, Maurizio Viligiardi, e Valentina Vadi, consigliera regionale e segretaria del Pd cittadino, commentano la presa di posizione del Coordinamento delle Liste civiche sull’incontro incentrato sulla sanità

Anche il sindaco di San Giovanni e la segretaria del Pd locale, nonchè consigliera regionale, commentano sui propri profili Facebook la presa di posizione del Coordinamento delle Liste civiche, Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni e Valdarno città, sull'incontro incentrato sulla sanità. Da una parte Maurizio Viligiardi riporta la discussione sul piano politico, dall'altra Valentina Vadi auspica il ritorno "a una discussione e ad un confronto dialettico sul merito dei temi e dei contenuti, e su un piano di rispetto della dignità dell’avversario politico".

Maurizio Viligiardi: "Un comunicato infarcito di luoghi comuni un po' banali, di offese e di considerazioni come ne abbiamo visti molti negli ultimi anni. D'altra parte dicono sempre le stesse cose, che si tratti di sanità, viabilità, cultura o dell'organizzazione della Festa della Salacca.Tutto ciò con la consueta citazione relativa ai 'favori ai soliti noti' che fa sempre audience e suscita indignazione. Mi sono domandato: ma parlando dei 'soliti noti' si rendono conto di parlare di loro stessi? Gente che da decenni e da generazioni sono sulla scena politica della nostra città e che amministra San Giovanni a fasi alterne, un po' in maggioranza un po' all'opposizione, a seconda delle poltrone o dei ruoli personali che gli vengono offerti?".

Poi l'aspetto politico della vicenda: "Siamo in una fase molto delicata della politica sanitaria della nostra vallata e alla politica spettano decisioni importanti. Considero però inaccettabile che parlino oggi di 'depotenziamento' del nostro ospedale coloro che amministravano San Giovanni nel momento più basso di gradimento della struttura di Santa Maria alla Gruccia da parte dei nostri cittadini. Erano i tempi di Striscia la notizia, dello slogan 'uno su mille ce la fa' e dei parcheggi vuoti e Mario Marziali e Leonardo Cardinali erano assessori del nostro comune e Francesco Carbini era un autorevole consigliere comunale di maggioranza, nonchè esponente della politica partitica valdarnese. Non si può sempre contare sul fatto che passa il tempo e la gente dimentica". 

"Da allora ne sono stati fatti di investimenti in professionalità e tecnologia, facendo diventare il nostro ospedale un punto di riferimento per un'area più vasta del Valdarno Superiore e non certo grazie a loro. Chi non riconosce questo fa un torto, non alla politica, ma soprattutto a chi ci lavora. C'è tanto da fare ancora, in un confronto aperto con l'azienda e la Regione Toscana su consolidamento dei servizi e ridefinizione degli assetti. Dobbiamo assumere posizioni chiare, come mi pare il sottoscritto abbia fatto, e non usare slogan come i civici fanno da anni".

Valentina Vadi, consigliera regionale e segretario del Pd, entra nel merito sottolineando che nonostante sia stata definita dal Coordinamento "fatina" e l'incontro sulla sanità un'opportunità per "rifarsi bella" ( e su questo sono intervenute anche le donne del Pd), è stata invitata dalla Lista civica Cresce San Giovanni a un dibattito pubblico sempre sul tema della sanità.

"La lista Cresce San Giovanni organizza un dibattito pubblico sullo stesso argomento di quello del Partito Democratico di alcuni giorni fa, al quale, pur essendo aperto alla cittadinanza tutta, i rappresentanti della lista civica non hanno ritenuto di dover prendere parte, portando un loro contributo, e nel quale sono stati affrontati, in maniera chiara, temi e questioni che stanno a cuore alla nostra cittadinanza: le prospettive future dell’ospedale del Valdarno e la necessità di tutelare e difendere la qualità dei servizi ospedalieri, le liste di attesa, il rapporto tra ospedale e territorio, la configurazione del nuovo distretto sanitario, non «i tecnicismi ed i riti bizantini» di cui si parla nel Comunicato. Ma lo stupore maggiore è stato proprio relativo alla natura di quell’invito formale unito a quel comunicato stampa. Mi sono subito chiesta: 'Mi avranno invitata a quel dibattito pubblico per permettermi di ‘farmi bella’ e per ‘fare la fatina’?'".

"Faccio politica militante e nelle istituzioni da pochi anni se paragonati a quelli di tanti altri protagonisti che da decenni sono in prima linea a San Giovanni, e mi chiedo, come sia possibile, nell’arco di così poco tempo, rivolgersi allo stesso interlocutore, nel caso specifico a me, con due modalità comunicative tanto profondamente diverse. E allora allo stupore è subentrata l’amarezza per il degrado, per i toni urlati e scomposti, a cui è sceso il dibattito politico e pubblico a San Giovanni".

"Le espressioni contenute in quel comunicato stampa, per la mia cultura e per la mia formazione, al di là del merito politico, sono profondamente offensive e lesive della dignità di una donna – e di tutte le donne – che sono impegnate a fare politica. Sono espressioni sessiste, volgari, che hanno lo scopo di demolire la persona solo in quanto donna, e non sono le prime, dello stesso tenore, a cui ricorre questa lista civica in comunicati stampa e manifesti.
Per questo ringrazio le donne del Partito Democratico che in una nota mi hanno espresso vicinanza e solidarietà, rifiutando un modo di fare politica improntato solo all’insulto personale.

Valentina Vadi continua e conclude: "Abbiamo una enorme responsabilità civile e civica nei confronti di questa città e questa responsabilità passa anche attraverso le parole, il linguaggio, i toni del dibattito pubblico che mettiamo in atto quotidianamente: l’imbarbarimento lessicale e verbale che si viene sempre più affermando, anche attraverso documenti di questa natura, sono molto pericolosi. Il mio auspicio è che si abbassino, al più presto, i toni del dibattito politico, riconducendo la discussione ed il confronto dialettico al merito dei temi e dei contenuti, e su un piano di rispetto della dignità dell’avversario politico. Proseguendo per questa strada non si fa né il bene della nostra comunità né quello della politica".

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