Montevarchi festeggia il cinquantesimo anniversario della sede dei Vigili del Fuoco del Valdarno. Chiassai: “Vi ringrazio perché il vostro impegno permette da anni un servizio di emergenza non scontato”
Un punto nevralgico e importante dei servizi di emergenza e soccorso di Montevarchi e del Valdarno: la sede dei Vigili del Fuoco di viale Cadorna ha festeggiato questa mattina i suoi 50 anni. Presenti il sindaco Silvia Chiassai Martini, l'ing. Antonio Zumbo e l'ispettore del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Arezzo Roberto Tommasini.
Nonostante la pioggia abbia complicato la celebrazione, i Vigili del Fuoco sono riusciti comunque a valorizzare la caserma sfoggiando il tricolore con in sottofondo l'inno di Mameli e ricordando un caro collega deceduto nel 2001 durante il servizio di soccorso.
Ed è proprio a Simone Mazzi che si vorrebbe intitolare la caserma di Montevarchi: "Abbiamo intrapreso la procedura, abbastanza lunga, d'intitolazione – afferma l'ispettore Tommasini – adesso aspettiamo le risposte. I familiari hanno espresso molta felicità e sarebbe un gran gesto poter intitolare questo distaccamento, un'eccellenza del territorio, ad un amico e un collega, un ragazzo giovane che ha lasciato la famiglia e tanti amici facendo il suo lavoro."
"È un onore poter festeggiare i 50 anni della caserma dei Vigili del Fuoco per Montevarchi e la nostra vallata – afferma il sindaco Chiassai – non è scontato avere un distaccamento sul territorio, perché tutti gli interventi che loro fanno si basano sulla tempestività e ci permettono, così, di dare un servizio di emergenza massimo; cosa che non sarebbe stata possibile senza questa caserma. Una garanzia non solo per la nostra città, ma per tutta la vallata, vi voglio ringraziare perché spesso non ci rendiamo conto, se non in casi straordinari, del lavoro che fate tutto l’anno nella normalità e anche di più negli eventi straordinari, in silenzio con una professionalità e un impegno e un rischio della propria incolumità."
"Avremmo voluto fare una festa con tutti i cittadini delle nostre vallate, ma purtroppo le misure emergenziali legate al Covid non ce lo permettono – conclude Chiassai – ma voglio che i nostri cittadini sappiano che è un’occasione importante per il nostro territorio di ringraziarvi per il vostro sacrificio, generosità e disponibilità nello straordinario e nell'ordinario. Esprimo vicinanza a tutte le vittime che negli anni hanno perso la vita per noi e per tutte le loro famiglie, per ciò che hanno fatto per 50 anni e che continueranno a fare per altrettanti anni e anche di più."