Anche il comune di Figline e Incisa ha aderito alla campagna lanciata da Amnesty International e dal quotidiano La Repubblica per stabilire le responsabilità dell’omicidio del giovane ricercatore italiano. Gli striscioni sono stati apposti sulle facciate dei municipi
Il comune di Figline e Incisa Valdarno ha aderito alla campagna “Verità per Giulio Regeni”, lanciata da Amnesty International e dal quotidiano La Repubblica con l’obiettivo di stabilire le responsabilità dell’omicidio del giovane ricercatore italiano, ucciso in Egitto a fine gennaio.
L’adesione alla campagna è stata approvata lo scorso 31 maggio dal Consiglio comunale, approvando all'unanimità un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico. Già lo scorso marzo, con un ordine del giorno passato con il voto favorevole di tutti i presenti, il consigliere Piero Caramello aveva impegnato l’amministrazione comunale a sollecitare il Parlamento e il Governo italiano affinché "si attivino in tutte le sedi internazionali preposte per far luce sulla morte di Giulio Regeni".
In questi giorni sono stati apposti due striscioni con la richiesta "Verità per Giulio Regeni" alle facciate dei municipi di Figline e Incisa.