Dopo l’intervento della Lista civica anche Michele Rossi e Gian Carlo Vecchi, del gruppo Democratici per il Comune di Castelfranco Piandisco’, commentano l’esito del Consiglio comunale, in maniera particolare del punto all’ordine del giorno, aperto all’intervento del pubblico, sulla Multiutility.
“In merito all’ultimo consiglio comunale aperto, richiesto dai consiglieri per fermare il processo di incorporazione del Comune di Castelfranco Piandiscò nella Multiutility e addivenire ad una concreta ripubblicizzazione del servizio idrico e dei servizi pubblici, vogliamo rendere nota a tutti la nostra posizione. In primis vogliamo sottolineare il comportamento inaccettabile dell’amministrazione comunale che ha rinviato continuamente la discussione ed il confronto sul tema e anche nell’ultimo consiglio comunale ha inteso limitare la partecipazione dei cittadini con metodi e regole per niente democratiche”.
“La fusione per incorporazione in Alia è andata avanti nel silenzio assenso e la Giunta ha messo tutti, cittadini e consiglieri, di fronte al fatto compiuto. Il Comune di Castelfranco Piandiscò si è affidato alla nuova holding spa, che sarà quotata in borsa, con il rischio, a nostro avviso, che la gestione dei servizi pubblici (acqua, rifiuti ecc.) e di conseguenza i costi a carico dei cittadini, vengano esposti alle oscillazioni del mercato e a possibili speculazioni finanziarie. Inoltre le valutazioni effettuate nella costituzione della nuova Spa potrebbero essere state penalizzanti e comportare rischi di danno erariale per il comune. Vogliamo inoltre sottolineare che in questo clima di forte incertezza e preoccupazione nessuno dei comuni del Valdarno ha fatto questa scelta: se escludiamo Terranuova Bracciolini, interessata dalla necessità di riconversione della discarica, solo Castelfranco Piandiscò è entrato nella Multiutility, mentre non hanno aderito San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Cavriglia, Loro Ciuffenna e gli altri comuni della zona”.
“Diciamo quindi ‘No’ a questa operazione finanziaria sul bene essenziale che è l’acqua, ci adopereremo per modificare questa scelta e ci auguriamo che anche nel Partito Democratico venga presto aperta una riflessione ed una individuata una proposta alternativa alla Multiutility”.