Variantina Figline: firmato l’accordo tra Comune e Città Metropolitana. Sbloccata una pratica ferma da anni. Ora il Comune diventa stazione appaltante, poi la gara per i lavori. E si lavora per inserire una pista ciclabile. Ma per le grandi opere attese da decenni c’è ancora grande incertezza sui tempi di realizzazione.
La questione variantina passa in mano al Comune: con la firma della sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai e del consigliere delegato della Città Metropolitana, Massimiliano Pescini, si chiude un importante capitolo della variante esterna all’abitato di Figline sulla S.R.69, meglio conosciuta come “Variantina”.
Infatti, con l’accordo di programma siglato stamani in municipio a Figline, l’opera viene recepita in toto dal Comune di Figline e Incisa Valdarno, che diventa stazione appaltante ricevendo in dote anche i 2.536.366,27 euro stanziati dalla Regione per la realizzazione del lotto mancante al completamento dell’opera: un passaggio di risorse reso possibile anche dall’assenza dei vincoli del Patto di stabilità, che permette al Comune di Figline e Incisa Valdarno, in quanto nato da una fusione, di non avere certi limiti di spesa fino al 2018.
Il tratto mancante è quello che inizia dal ponte sul torrente Gagliana e termina in prossimità della rotatoria in zona stadio, per una lunghezza totale di 600 metri. L’opera è suddivisa in tre stralci per uno stanziamento complessivo di oltre 5 milioni di euro. Il primo riguardava il ponte sul torrente Gagliana ed è stato realizzato nel 2004, il secondo era il collegamento tra la rotatoria di via Pampaloni e la rotatoria dietro lo stadio e si è concluso nel settembre 2009, mentre adesso si attende la realizzazione del terzo ed ultimo stralcio.
Grazie a questa firma, il Comune di Figline e Incisa Valdarno riceverà dalla Città Metropolitana la variante al progetto definitivo del lotto mancante, nonché tutte le aree acquisite a seguito di espropri di terreni che hanno richiesto un accordo (da formalizzare) con i proprietari. Seguiranno la progettazione esecutiva e la gara per l’affidamento dei lavori, di cui sarà responsabile il Comune.
“L’importanza di questa opera è ben nota a tutti i cittadini – hanno commentato la sindaca Giulia Mugnai e l’assessore ai Lavori pubblici, Caterina Cardi – Tutto l’iter era fermo da troppo tempo, ma adesso questo accordo di programma ci permette di definire tutta una serie di punti che finora erano rimasti sospesi per motivi diversi. Di questo ringraziamo il sindaco Nardella e il consigliere delegato Pescini, con cui ci auguriamo possa proseguire un’intesa così proficua anche per quanto concerne altre importanti infrastrutture del territorio. Siamo quindi soddisfatte della firma di questo accordo ma, così come per tutte le altre opere pubbliche del nostro comune, anche sulla ‘variantina’ vogliamo essere molto chiari: i lavori non inizieranno domani e magari neanche il mese prossimo. Servono ancora alcuni passaggi che, seppur formali, devono essere compiuti per giungere all’affidamento dell’opera: in questa fase, rispondendo anche alle sollecitazioni dell’associazione Fiab ValdarnoInBici, i nostri uffici inizieranno subito tutte le valutazioni per verificare le modalità di inserimento di una pista ciclabile all’interno del tracciato, dal momento che non è prevista nel progetto originario elaborato dalla ex Provincia”.
“Questo è un iter che riparte anche grazie alla scelta coraggiosa della fusione dei Comuni – ha detto il consigliere Pescini -, che di fatto oggi ci permette, grazie allo sblocco del Patto di stabilità di cui beneficia Figline e Incisa, di trasferire al Comune le risorse necessarie a completare l’opera. Ma è in generale la collaborazione tra enti che ha permesso di raggiungere questo primo risultato nell’ambito di un progetto che, purtroppo, risale a circa 30 anni fa”.
Sempre Pescini ha sottolineato come le grandi opere "fantasma" valdarnesi siano una priorità per la nuova città metropolitana e ha assicurato il suo impegno per la variante alla Sr 69, compresa la rotatoria al casello autostradale di Incisa-Reggello così come per la circonvallazione di Rignano ed il Ponte di San Clemente. Ma anche per via Grevigiana, interessata da una grossa frana ancora in movimento e per la quale la città metropolitana chiederà un finanziamento alla Regione. Purtroppo permangono tutte le incertezze sui tempi di attuazione degli interventi, anche a causa del patto di stabilità.