23, Novembre, 2024

Variante alla Sr69, lavori fermi nel lotto 3 per una bonifica bellica. Ma si attendono anche fondi dal Ministero per l’adeguamento dei prezzi

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Si sono fermati da alcune settimane i lavori di realizzazione del lotto 3 della Variante alla Regionale 69 in Valdarno fiorentino: la ditta appaltatrice ha completato il nuovo asfalto e l’ampliamento della strada di Pian di Rona, da Matassino fino allo stabilimento De Angeli a Prulli, con l’installazione dei guardrail e il rifacimento delle strisce, poi però si è fermata con le lavorazioni. A mancare all’appello è il nuovo ponte sul Chiesimone, che dovrà sostituire quello vecchio.

I motivi di questa sospensione sono due, diversi tra loro. In primo luogo, la necessità di effettuare una bonifica bellica nella zona del cantiere di Prulli dove si deve realizzare il nuovo ponte; inoltre, ci sono problemi di natura economica dovuti a mancati trasferimenti dello Stato delle risorse aggiuntive per il rincaro dei prezzi.

A tracciare il punto è l’ingegner Antonio De Crescenzo, responsabile del settore Viabilità della Regione Toscana per la zona fiorentina, che dunque segue da vicino l’andamento del cantiere. “Un mese fa si è verificato il rinvenimento di un ordigno, il che ha richiesto lavori di bonifica bellica che devono essere autorizzati con un iter specifico, e che abbiamo appaltato ad una ditta specializzata in questo tipo di interventi. Le operazioni di bonifica bellica dovrebbero concludersi entro due mesi”.

“C’è però anche un problema di risorse economiche, che non riguarda soltanto questo appalto ma anche altri cantieri: con l’incremento dei prezzi è stata presentata la richiesta al Ministero per ottenere le relative risorse aggiuntive a favore dell’impresa, e queste risorse tardano ad arrivare. Sono passati circa otto mesi dal momento della presentazione dell’apposita istanza così come prevista dalla legge. Finché non ci sarà questo trasferimento di risorse, per l’impresa esecutrice sarà difficile riprendere il cantiere”, considerato che attualmente è già esposta per circa 800mila euro.

“I materiali hanno visto un notevole incremento dei prezzi, in particolare asfalto e acciaio: il ponte che deve essere realizzato è previsto in acciaio, e quindi si tratta di una difficoltà effettiva”. Alla luce di tutto questo, la Regione Toscana punta comunque a trovare una soluzione per ripartire con i lavori: “Una volta terminata la bonifica bellica, cercheremo di concertare con l’impresa come andare avanti per il meglio”, conclude De Crescenzo. L’auspicio è che nel frattempo arrivino dal Ministero le risorse individuate nell’apposito fondo di adeguamento dei prezzi per la prosecuzione delle opere pubbliche.

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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