La manifestazione che si terrà a Montevarchi sabato 17 e domenica 18 marzo è stata presentata ieri al palazzo del Pegaso dalla consigliera regionale Valentina Vadi e dal presidente di ‘Varchi Comics’ Daniele Mafucci
Montevarchi si prepara a diventare, per il nono anno consecutivo, la capitale del fumetto e del fantastico: torna infatti nel fine settimana, sabato 17 e domenica 18 marzo, l'evento 'Varchi Comics', la due giorni dedicata al fumetto, che si svolgerà tra l’Auditorium, il Palazzetto dello sport e il Chiostro di Cennano, con giochi di ruolo, mostre, incontri con artisti e editori: migliaia i visitatori attesi.
La manifestazione è stata presentata ieri in Regione, al palazzo del Pegaso. “Tanti appuntamenti importanti, tanti autori di richiamo, a cominciare dal nuovo curatore di Dylan Dog, Roberto Recchioni, arricchiranno questa edizione – ha commentato la consigliera regionale Valentina Vadi – la manifestazione richiama sempre più giovani e meno giovani, è motivo di orgoglio per l’opportunità culturale e le presenze turistiche che offre al territorio”.
La due giorni è organizzata dall’associazione ‘Varchi Comics’, in collaborazione con il Comune di Montevarchi e con il patrocinio della Regione Toscana. ”Anche questa volta, come ogni anno, tutto ruoterà attorno al fumetto – ha spiegato Daniele Mafucci, presidente di ‘Varchi Comics’ – abbiamo allargato la sezione dedicata alle case editrici indipendenti, a disegnatori di fama internazionale. Puntiamo a coinvolgere sempre di più il territorio, a cominciare dalle scuole”.
Tra le novità del 2018, la presentazione in anteprima del fumetto ‘Varchi di guerra’, un omaggio ai piccoli e dimenticati eroi della Grande Guerra, realizzato dagli artisti dello studio editoriale Varchi Comics a cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale. E intanto si lavora già per preparare la decima edizione di ‘Varchi Comics’, in programma l’anno prossimo, con l'obiettivo di allargare la collaborazione ai comuni limitrofi: “Lanciamo un appello già da ora – ha concluso Mafucci – vogliamo farne un evento che sia ricordato nel tempo”.