Dopo l’incendio che ha distrutto lo stabilimento di Valiani a Levane parla Jacopo Venturini, CEO della Valentino
Dopo l'incendio sviluppatosi nella notte tra il primo ed il 2 aprile che ha distrutto 38.000 paia di scarpe Rockstud ed altre calzature da donna, tra prodotto finito e semilavorato, ed il 90% degli impianti, la Valentino shoes Lab di via Valiani a Levane, ha annunciato che nel mese di maggio riprenderà la lavorazione "condividendo il piano di lavoro sviluppato in collaborazione con i sindacati di categoria". L'azienda potrà usufruire anche di uno stabilimento di Prada che Bertelli ha messo a disposizione.
"Il piano di azione è stato definito per agire nell’immediatezza con una soluzione temporanea che consenta ai dipendenti dell’azienda di calzature di rientrare al lavoro e riattivare la produzione. La Maison romana nel frattempo continuerà a gestire la situazione di emergenza in un orizzonte temporale di almeno 1 anno. Valentino pone i dipendenti al centro del proprio operato, attuando in pieno le vigenti disposizioni in materia di salute e sicurezza e lavorando a stretto contatto con i sindacati di categoria, con lo scopo di preservare lo svolgimento dell’attività lavorativa nel rispetto e nella tutela di tutti i lavoratori nonché del proprio business. L’azienda ha sempre avuto e continua ad avere solidi rapporti con i propri collaboratori, soprattutto in seguito a quanto recentemente accaduto, implementando tempestivamente diversi protocolli ad hoc per le sedi produttive nel rispetto dei valori dell’azienda e delle proprie persone".
Il piano d'azione prevede l'avvio del Recovery Plan con molteplici soluzioni flessibili tutte con l’obiettivo di riportare il prima possibile al lavoro i dipendenti coinvolti e salvaguardando sempre la loro passione e coinvolgimento. Nel mese di maggio è prevista la ripartenza della produzione e dell’operatività manifatturiera "per mantenere alto l’impegno dell’azienda nel promuovere l’eccellenza del saper fare, l’alta competenza artigianale e la dedizione verso le tecniche all’avanguardia: una parte nella fabbrica VFS di Montelupo Fiorentino, predisponendo un doppio turno lavorativo e una nuova organizzazione del lavoro artigianale e quello che coinvolge i processi industriali all’avanguardia volti a garantire sempre una qualità eccellente, una parte presso uno stabilimento (ex Lamos) di proprietà di Prada messo a disposizione per Maison Valentino che ospiterà i processi di realizzazione, manovia e finissaggio delle collezioni di calzature donna, infine una parte più ristretta dei colleghi verrà ricollocata all’interno del polo logistico VSL adiacente alla struttura precedentemente funzionante".
“Sono commosso e colpito dalla solidarietà nata all’interno della nostra azienda, e non solo, a seguito dell’incendio che ha distrutto una delle nostre eccellenze manifatturiere – dice Jacopo Venturini, CEO della Valentino – La velocità con cui abbiamo potuto sviluppare un piano di azione incisivo è un’evidente conseguenza dell’amore che i dipendenti della Valentino nutrono per la nostra azienda. Abbiamo l’ambizione di ritornare a produrre, più o meno con gli stessi ritmi che avevamo prima dell’incidente, già a partire dal mese prossimo. Questo obiettivo è diventato possibile grazie a diverse iniziative che, implementate congiuntamente, ci consentiranno di produrre regolarmente una buona parte degli ordini stagionali.”
Continua Venturini: “Vorrei anche ringraziare dal profondo del cuore Patrizio Bertelli, AD di Prada, che ci ha contattato immediatamente per esprimere la sua solidarietà e per metterci a disposizione un loro stabilimento a pochi km di distanza dal nostro sito produttivo.”