23, Novembre, 2024

“Uniti per la pace”, anche i sindaci del Valdarno fiorentino firmano documento contro la guerra. Stasera manifestazione a Scandicci

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Si terrà questa sera il presidio “Uniti per la pace” in piazza Resistenza a Scandicci, organizzato dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana di Firenze, da Anci Toscana e da Ali Toscana, con la partecipazione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del Presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, del Sindaco Metropolitano Dario Nardella e dei Sindaci dei Comuni della Città Metropolitana, tra cui anche quelli del Valdarno fiorentino. Una manifestazione a cui tutti i cittadini sono invitati.

“La pace deve essere il nostro obiettivo – dice il Presidente della Regione Eugenio Giani – Il vento di guerra che sta soffiando alle porte dell’Europa spaventa e va nella direzione opposta a quella della ragionevolezza, dell’accordo, della costruzione che è la cifra della nostra Europa. Dalla Toscana terra di pace deve giungere un messaggio forte e chiaro che ribadisce la contrarietà alla guerra e l’alt ai carrarmati di Putin. L’occidente su questo deve essere fermo, perseguire la pace a tutti i costi. Insieme ai nostri sindaci la nostra voce è forte”.

“Devono essere intraprese tutte le azioni per scongiurare una guerra inaccettabile – dice il Presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni – Quello che sta accadendo alle porte dell’Europa è un passo indietro di 70 anni che non possiamo accettare. Costruire un’Europa di pace richiede l’attenzione costante di tutti e i sindaci toscani ribadiscono la loro contrarietà alla guerra e la necessità di sostegno unanime alle scelte che saranno fatte dal Governo italiano”.

I sindaci dei comuni che fanno parte della Città Metropolitana fiorentina hanno firmato una lettera contro la guerra. 

“C’è sempre lo spazio per una trattativa se davvero lo si vuole aprire. Se si ha cuore la vita dei figli degli altri come dei propri – perché né gli uni né gli altri sono invulnerabili – si è sempre in tempo a fermarsi. La risposta non è mai nella guerra, nell’attacco armato, nell’illusione di poter dirigere i conflitti come da una cabina di regia che ci porta sullo schermo un terribile spettacolo visto dall’alto, ma senza entrare nella carne, nel cuore, nella mente delle persone.
Come Sindaci della Città Metropolitana di Firenze ci rivolgiamo alle autorità russe perché sospendano l’invasione dell’Ucraina, un Paese che ha profonde ferite nella sua storia, e i bombardamenti. Tutti si fermino in presenza di gesti di buona volontà e ascolto.
Una grande potenza che si è sentita umiliata dall’aggressività di una parte del mondo che ha puntato ad arricchirsi anche su di lei e ancora di più dopo il 1989 e la fine dell’Unione Sovietica, rischia ora di dissipare un capitale di cultura, amicizia, rispetto che ha sempre legato l’Italia alla Russia e all’Est europeo. Per noi Russia e Ucraina sono Europa e c’è bisogno di tutti per fermare un’involuzione legata ovunque all’accaparramento del risorse e delle fonti energetiche, con disprezzo per la vita umana. Non sarà un’altra guerra a risolverla, semmai l’approfondirà.
I problemi tra Russia e Ucraina e il loro rapporto con l’Occidente si è aggravato negli ultimi anni nell’insensibilità generale – bisogna riconoscerlo – ma si può tornare sui propri passi dando prospettiva a tutti.
Nei nostri territori vivono più di 2330 ucraini, più di 800 russi e di 100 bielorussi. Vivono con noi, molti e molte di loro aiutano i nostri anziani, altri si sono inseriti in tante altre attività delle nostre comunità. Facciamo nostra la loro angoscia e chiediamo a tutti di non credere alla presunta forza risolutiva della guerra. Da queste nostre città, in questi giorni impegnate a dare un futuro pacifico al Mediterraneo, scongiuriamo di abbassare le armi, di non avvelenare la terra, di fare respirare i cieli, di sentire il pianto dei bambini, di salvare tutti”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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