Ancora critiche sulla gestione dell’Unione dei comuni Dei Tre Colli. A parlare è il gruppo consiliare di Bucine TerraNostra: “Uno di quei progetti che compaiono e scompaiono senza che il cittadino se ne accorga. In questa operazione non vi è nulla sul profilo dei vantaggi, ma lascia solo da pagare i debiti accumulati”
La settimana scorsa è stata ufficializzata l'uscita del comune di Bucine dall'Unione Dei Tre Colli, ma non si fermano le critiche da parte del gruppo consiliare di opposizione TerraNostra: "Fare e disfare, ecco il modo di amministrare", ha dichiarato in una nota la lista guidata in consiglio da Felice Torzini.
La selta di creare il nuovo ente tra i comuni di Bucine, Pergine e Laterina risale al 2012 e "dava inizio ad un percorso di lavoro in comune che avrebbe dovuto favorire risparmi da una parte e una più efficiente organizzazione dei servizi dall’altra. Si è provveduto così alla modifica del funzionamento di alcuni servizi e ad impiegare il personale nell’attività del Consiglio Dei Tre Colli".
"Non crediamo che i cittadini si siano accorti di qualche miglioramento dei servizi. Si accorgeranno invece dell’aumento delle spese! Infatti a distanza di tre anni l’amministrazione comunale ha deliberato la “chiusura” dell’unione dei tre comuni" – prosegue la nota del gruppo TerraNostra – "E il motivo? Il contrario di quello che era stato indicato all’epoca della costituzione dell’unione. Così assistiamo ad uno di quei progetti che compaiono e scompaiono senza che il cittadino se ne accorga".
"In tutta questa operazione non vi è nulla sul profilo dei vantaggi, ma ci lascia solo da pagare i debiti accumulati. Ma questo è il modo di amministrare, nella indifferenza dei nostri cittadini", conclude critica la lista di opposizione.