02, Luglio, 2024

“Una Sola Squadra”, a Reggello la testimonianza della giovane calciatrice afghana Fatima

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“Le ragazze che giocavano a calcio erano temute dai talebani, avere una mentalità aperta era considerato pericoloso. In Italia ho ricominciato a sognare, qui sono finalmente libera”. Sono le parole emozionanti di Fatima, giovane ragazza fuggita nel 2021 dall’Afghanistan, che ieri ha portato la sua testimonianza davanti ai tanti presenti all’incontro organizzato alla Biblioteca Comunale di Reggello.

In Afghanistan Fatima giocava nella Nazionale femminile di calcio, ma dopo la presa del potere da parte dei Talebani non le è più stato concesso, così come non è concesso alle donne di frequentare la scuola e l’università o gestire esercizi commerciali.

“Mai avrei pensato che tornasse il periodo buio come raccontava mia mamma quando era adolescente”, ha raccontato Fatima. “Là ho lasciato i miei affetti più cari, la mia famiglia, non è stata una scelta facile e ancora mi emoziono quando ripenso a quel 15 agosto 2021, al caos dell’aeroporto di Kabul, pronte insieme alle altre ragazze a lasciare il nostro Paese”.

“Sarò sempre grata al nostro coraggioso allenatore perché, nonostante le minacce che gli venivano rivolte da più parti, non ci ha mai abbandonato, sacrificando se stesso e la famiglia”, ha aggiunto Fatima.

L’incontro, organizzato da PQE Group, azienda reggellese guidata da Gilda D’Incerti, e da COSPE onlus, impegnata nel sostegno a organizzazioni di donne e difensori dei diritti umani, ha portato alla luce, attraverso testimonianze dirette, la difficile situazione nel Paese asiatico e ha voluto dare visibilità a questa storia che rappresenta la lotta e la resilienza delle donne afghane. L’evento #UnaSolaSquadra ha avuto il supporto dell’Amministrazione Comunale di Reggello e in particolare dell’Assessorato alle Politiche di genere.

L’iniziativa è poi proseguita al campo sportivo, con una partita di calcio disputata tra la squadra di PQE Group, con Fatima come attaccante, e i dipendenti del Comune di Reggello, che hanno accettato con grande entusiasmo e solidarietà. Un ringraziamento è andata anche alla SSD Resco Reggello 1909 per l’ospitalità.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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