I gruppo consiliari Per un’altra San Giovanni – Forza Italia e Cresce San Giovanni garantiscono un’azione di governo concreta e attenta
Un'opposizione ferma ma costruttiva, preparata, seria e appassionata: i gruppi consiliari di opposizione Per un'altra San Giovanni e Cresce San Giovanni assicurano attenzione e impegno nei prossimi cinque anni. Gli interventi dei capigruppo, Lorenzo Martellini e Francesco Carbini, sono stati conseguenza del discorso del sindaco VIligiardi sui punti programmatici nel primo consiglio comunale della nuova legislatura.
“L’esperienza civica di Per un’altra San Giovanni e le forze moderate cittadine – ha detto Martellini – hanno cercato di dare risposta alla domanda di cambiamento che veniva dalla città e non solo dalle forze che si sono presentate alternative alla coalizione di Viligiardi. Il Sindaco dovrà partire fin da subito prendendo coscienza che seppur di poco è un Sindaco di minoranza in questa Città e che se vorrà trovarsi di fronte, almeno per quanto ci riguarda, un’opposizione costruttiva che intende lavorare per il bene della Città, dovrà muoversi, assieme al proprio gruppo di maggioranza, di conseguenza”.
Lorenzo Martellini ha poi annunciato che nei prossimi mesi Per un'altra San Giovanni metterà alla prova la nuova Giunta sui diversi punti programmatici proposti in campagna elettorale e soprattutto su due temi di grande importanza strategica: "le famiglie, attraverso una nuova proporzionalità ed equità del carico fiscale comunale, e la sicurezza cittadina attraverso degli atti di indirizzo da votare in consiglio comunale".
"Il gruppo Per un’altra San Giovanni – Forza Italia verificherà poi la capacità della nuova Giunta di recepire quelle risorse necessarie per lo sviluppo di San Giovanni e sarà attento e propositivo sulla lotta all’evasione e su un controllo di gestione dell’Ente per eliminare spese inutili ed ottimizzare la produttività della macchina amministrativa".
Poi l'intervento del capogruppo Francesco Carbini di Cresce San Giovanni.
"Il risultato di queste elezioni ci consegna una San Giovanni divisa in due, dove il partito che ha governato non ha voluto ascoltare le ragioni di chi segnalava un disagio accusandolo di personalismi quasi fino alla derisione. Il nostro non è mai stato un ragionamento legato a risentimenti o rancori personali, ma era la percezione chiara di un sentimento diffuso e le elezioni ci hanno dato ragione. Il gruppo dirigente del Pd ha perso una enormità di voti rispetto al risultato delle europee e al ballottaggio questa tendenza è stata confermata con la perdita di circa 900 voti. Il Pd sangiovannese ha avuto, nel momento del maggior risultato del PD nazionale, il peggior risultato della storia.. Siamo convinti che se non si ascolterà quest’ urlo di rabbia e di dolore da parte della città, fra cinque anni il nostro Comune sarà ancora più malmesso sia amministrativamente che politicamente".
"Le persone che ci hanno seguito volevano e vogliono impegnarsi per il bene della città. Abbiamo combattuto a mani nude contro truppe di partito organizzate e strutturate, e alla fine abbiamo perso? Nei numeri freddi si, ma politicamente abbiamo fatto centro ! Ora vorremmo vedere un po’ meno arroganza e supponenza e più umiltà ed attenzione alle cose concrete da parte del Sindaco e di tutti i suoi uomini e donne.
"Sulla Giunta non possiamo esprimere alcunché. Non possiamo non avere però un pregiudizio su chi ha amministrato fino ad oggi ed è un pregiudizio negativo. Naturalmente, nell’interesse della nostra San Giovanni e dei nostri cittadini, ci auguriamo di essere smentiti. Crediamo però che già nella distribuzione delle deleghe si parta male: un esempio su tutti la mancata individuazione di un assessore alle attività produttive come più volte richiesto dalle associazioni di categoria. Unica nota positiva la delega al Centro Storico, che ha davvero necessità di un vero rilancio".
"Sul programma, non vorremmo fossero i soliti annunci a cui ormai Viligiardi ci ha abituati. Crediamo che su S.Andrea si continui a sbagliare: non possiamo dire di rilanciare il centro storico se poi si svilupperà il commercio a nord della città. Sulla Ferriera dobbiamo avere il coraggio di avviare una strategia di rilancio e riconversione dell’area come abbiamo detto e scritto ampiamente durante la campagna elettorale. Non è possibile che il Polo Moda giri intorno a San Giovanni senza mai fermarsi ed investire anche da noi.
Ringraziamo nuovamente tutti quelli che ci hanno sostenuto e che ci hanno votato, promettendo loro che ci impegneremo a sostenere la nostra idea nella prossima legislatura con una opposizione seria, matura, preparata, appassionata ed impegnata. La nostra San Giovanni deve rinascere, e noi faremo di tutto perché questo avvenga".