25, Aprile, 2024

Ultimo consiglio, Vasai: “È un appuntamento con la storia del quale però avremmo fatto volentieri a meno”

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Nell’ultima seduta del consiglio provinciale di Arezzo il presidente Roberto Vasai ha tracciato il bilancio delle attività dell’ente. “Abbiamo guardato i Grandi del nostro territorio che sono in questa sala, ma sono certo che li abbiamo anche onorati con il nostro lavoro e il nostro impegno”

Ultimo consiglio provinciale di Arezzo dopo quattro ore di seduta. Tanti gli interventi a cominciare da quello del presidente Roberto Vasai che ha ripercorso le attività svolte dall'ente.

“Quello di oggi è un consiglio che ha assunto un carattere storico – ha detto nel suo intervento di saluto il Presidente della Provincia Roberto Vasai. È un appuntamento con la storia del quale però avremmo fatto volentieri a meno, non solo e non tanto perché volevamo difendere chissà quale rendita di posizione, molto presunta, ma perché dietro alla decisione di trasformare le Province in enti di secondo di livello non c'è un'idea di razionalizzazione dello Stato e meno che mai una di risparmio di risorse. Siamo di fronte soltanto a un tentativo di dare una risposta, anche piuttosto maldestra, a un senso di antipolitica che si è alimentato con episodi anche di malcostume e malgoverno che, di certo, non appartengono a questa istituzione. Ne abbiamo parlato più volte, e sapete che ormai mi sono anche stancato di ripetere queste cose, ma oggi voglio dire qualcosa che sia a difesa, e a futura memoria, di persone che, in Giunta e in consiglio provinciale, hanno onorato questa istituzione e, con essa, il territorio e i cittadini che li hanno eletti".

"Pensare che a tutti noi è toccato sentirsi racchiudere nelle '3.000 poltrone' eliminate fa sorridere. Qui, infatti, non ci sono poltrone, e tanto meno lauti stipendi, ma c'è stato un impegno quotidiano, serio e costante, per portare avanti il programma da parte della maggioranza e per controllare e portare avanti proposte alternative dai banchi dell'opposizione. Sono entrato in questo ente come consigliere, ho visto il passaggio da una Provincia il cui Presidente tagliava nastri e stringeva mani a una realtà amministrativa in grado di programmare infrastrutture che in questi anni hanno cambiato e stanno cambiando il volto del territorio, dalle varianti alle strade regionali e provinciali all'adduzione della rete idrica di Montedoglio. Sono stato nominato Assessore, poi ho deciso che volevo proseguire in una linea amministrativa della quale sono stato parte candidandomi a Presidente. Ho fatto le primarie, e dopo averle vinte mi sono sottoposto al voto popolare confrontandomi con tanti candidati e venendo eletto al ballottaggio con una percentuale importante".

"Da allora – ha proseguito Vasai – il mio unico obiettivo è stato quello di realizzare il programma con il quale mi ero presentato. Chi mi conosce sa che, non solo per motivi anagrafici ma per indole e per caratteristiche, non svolgo un incarico pensando già a cosa farò dopo, e anzi questa è l'ultima delle mie preoccupazioni. È per questo che, pur ritenendo mortificante per il ruolo e l'istituzione il fatto che gli amministratori uscenti vengano chiamati a continuare a ricoprire le proprie cariche assumendo anche il ruolo del consiglio, a titolo gratuito rimarrò a tutelare il lavoro fatto, i diritti dei nostri dipendenti che tante volte hanno dato prova di impegno e capacità e la dignità dell'istituzione".

"Voglio ringraziarvi tutti per il contribuito che avete dato in questi cinque anni, o più per chi è qui da più legislature, dirvi che ho sempre sentito la vostra vicinanza anche quando sono stato coinvolto e siamo stati coinvolti in vicende giudiziarie dai contorni quasi paradossali. Alla grande amarezza di queste vicende ho potuto resistere proprio perché ho sentito attorno a me condivisione e, dai banchi anche non della maggioranza, fiducia nell'onestà del mio operato e di quello della mia Giunta. Credo che oggi ognuno di noi possa uscire da questa sala a testa alta. Abbiamo guardato i Grandi del nostro territorio che sono in questa sala, ma sono certo che li abbiamo anche onorati con il nostro lavoro e il nostro impegno”.

All'ultima seduta del consiglio provinciale hanno portato il loro saluto il Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani e il Presidente del consiglio comunale Luciano Ralli, che hanno entrambi ricordato le proprie esperienze, in tempi diversi, sui banchi della Sala dei Grandi. La parola è passata anche ai capigruppo.

Nella sua ultima seduta il consiglio provinciale ha approvato variazioni al bilancio e al piano dei lavori pubblici, ha ascoltato una relazione dell'assessore all'ambiente Andrea Cutini sulle osservazioni al piano dei rifiuti e ha proposto, con valutazione unanime dei capigruppo, una proroga dell'incarico del difensore civico e del suo vice.

 

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