Tutti a lezione di potatura. Ha riscosso grandissimo interesse l’iniziativa organizzata dalla “Civiltà della cultura contadina di Gaville”, che si è tenuta proprio davanti alla Pieve di San Romolo. Intanto la mosca olearia continua a fare paura: dopo aver compromesso la produzione 2014, il rischio è che il fenomeno possa ripetersi anche quest’anno. I consigli degli esperti agli appassionati valdarnesi.
Tutti a lezione di potatura. Ha riscosso grandissimo interesse l’iniziativa organizzata dalla “Civiltà della cultura contadina di Gaville”, che si è tenuta proprio davanti alla Pieve di San Romolo, eretta nel 1007.
Dopo l’appuntamento dello scorso fine settimana, gli appassionati si sono ritrovati oggi pomeriggio nella frazione di Figline e Incisa. Una settimana fa Angiolo Martini, membro dell'associazione, aveva riportato la sua esperienza di coltivatore diretto mostrando la tecnica affinata e gli accorgimenti dettati dalla lunga pratica sugli olivi della zona. Purtroppo la pioggia compromise la giornata. Oggi a tenere la lezione pratica sono stati due agronomi, Lorenzo Nozzi e Stefano Bencivenni, che hanno mostrato le diverse tipologie di potatura applicabili e fornito informazioni di tipo teorico. Anche per il bel tempo, la lezione è stata molto partecipata ed è stata l’occasione per molti di trascorrere la domenica in una delle zone più belle e affascinanti della campagna valdarnese.
Un corso gratuito per creare un’occasione di avvicinamento ad una vera e propria arte, sempre più difficile da riscontrare nel nostro territorio. Per l’associazione, inoltre, è stato un modo per prepararsi alla Festa di Primavera (9 e 10 maggio), attraverso una serie di appuntamenti domenicali che coincidono con l’apertura al pubblico della casa della Civiltà Contadina e della sua raccolta.
A coordinare l’evento Lorenzo Venturi, che è anche responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune di Figline e Incisa: “E’ stata un’occasione per molte persone di scoprire le basi della potatura degli olivi. C’è stata una bella risposta da parte delle persone che hanno mostrato molta passione. L’olivo è una pianta che sopporta bene le potature e anche gli errori. Consigli? Innanzitutto il periodo per effettuare i tagli: da marzo ad aprile. E poi come regola base bisogna cercare di avere sempre piante equilibrate con vegetazione sia in alto che in basso, privilegiando le branche in basso, in modo da agevolare anche la raccolta delle olive”.
Si è parlato anche delle malattie dell’olivo ed in particolare della mosca olearia che ha azzerato la produzione valdarnese del 2014. “Purtroppo è un fenomeno che potrebbe ripetersi – ha spiegato Sergio Antonielli – fino a maggio non possiamo avere dati indicativi. Visto anche quanto successo lo scorso anno è doveroso trovare degli accorgimenti e monitorare la situazione”. Molte olive sono state sotterrate, fornendo così protezione all’insetto. Inoltre l’inverno non è stato rigido, e nel caso non si verificasse un’estate con temperature elevate il problema mosca con molta probabilità si ripresenterà anche nel 2015.
Sono stati quindi indicate le possibili misure da prendere in caso si verificasse una nuova situazione di emergenza: non solo trattamenti chimici ma anche bio che in alcune parti della Toscana avrebbero già funzionato. Come una soluzione di miele e aceto versata in bottiglie di plastica da appendere agli olivi fin dal periodo estivo. Antichi rimedi contadini, che potrebbero tornare utili anche ai giorni nostri.