Cresce il numero degli studenti che dal Valdarno fiorentino frequenteranno scuole superiori di San Giovanni e Montevarchi: allo stesso tempo, si delineano criticità per le nuove modulazioni della Miv e per le novità che ha introdotto. Per questo i comuni di Reggello e di Figline e Incisa hanno chiesto alla Città Metropolitana di convocare un incontro al più presto con la Regione
Cosa succederà a settembre per gli studenti delle scuole superiori che utilizzano l'autobus? Ci saranno ancora autobus affollati, si dovranno fare i conti con orari incompatibili o addirittura con tariffe diverse di qua e di là dal confine provinciale? Sono tutte domande a cui, in queste settimane, gli enti coinvolti stanno cercando di dare risposte chiare e concrete. I comuni di Reggello e di Figline e Incisa, in particolare, già dallo scorso mese di aprile hanno avviato un percorso, insieme alla Città Metropolitana di Firenze, per affrontare tutte le questioni legate al Tpl scolastico.
E se la scorsa primavera una soluzione 'tampone' al problema del sovraffollamento a bordo si era trovata, introducendo un autobus in più nella tratta da Reggello, da settembre tutto potrebbe essere diverso. Per questo gli assessori Piero Giunti, per Reggello; e Paolo Bianchini, per Figline e Incisa; hanno scritto una lettera alla Città Metropolitana, chiedendo che si svolga la più presto un incontro coinvolgendo anche la Regione Toscana, e se necessario le aziende di trasporto, “per affrontare la situazione in merito al trasporto scolastico degli Studenti delle scuole superiori” che dal Valdarno fiorentino si dovranno spostare verso quello Aretino.
“Dobbiamo farci trovare pronti a settembre, alla riapertura dell'anno scolastico 2019/20, considerato che già quest'anno erano emerse criticità sulla tratta Figline – San Giovanni – Montevarchi, solo in parte risolte grazie ad un intervento provvisorio, ma che con l'avvio della MIV sembrano riemerse”, sottolinea Piero Giunti.
“L'arrivo della MIV – aggiunge il vicesindaco di Reggello – ha portato modifiche sostanziali. Prima di tutto nelle corse e negli orari: e per questo è importante che la Regione metta insieme tutte le problematiche. Noi temiamo che a settembre si riproporranno gli stessi problemi dello scorso aprile, perciò chiediamo di incontrarci già adesso, prima del mese di agosto, per valutare tutto quello che si potrebbe delineare”.
Anche perché a settembre il numero di studenti che si spostano dal Valdarno fiorentino verso quello aretino potrebbero essere di più: “Noi, come comune di Reggello, ci siamo mossi in maniera pressante con le scuole e abbiamo ottenuto i dati delle iscrizioni dei nostri studenti: effettivamente sono di più quelli che andranno verso San Giovanni e Montevarchi”, spiega Giunti. Non ci sarebbero però ancora tutti i dati precisi a livello di Valdarno, perché dalle scuole superiori si fatica ad ottenere i dati scorporati per territorio di residenza.
Infine, ai problemi di eventuali affollamenti e di coincidenza di orari e tratte, la MIV ne ha aggiunto un altro che per le famiglie potrebbe essere di non poco conto: quello dei costi. Ci sarà infatti una differenza sostanziale, fra il costo di un abbonamento annuale (o mensile) di uno studente di Pian di Scò e di uno di Reggello, che vanno magari nella stessa scuola di San Giovanni. La MIV è pensata come una circolare urbana, e ha costi particolarmente vantaggiosi: ma proprio perché si parla di abbonamenti diversi, in teoria lo studente di Reggello che è abbonato ad Autolinee Chianti Valdarno non potrebbesalire sulle linee MIV e viceversa per lo studente di Pian di Scò.
“Tutti questi nodi – conclude Giunti – potranno essere sciolti solo con il coinvolgimento della Regione Toscana, che ha il quadro completo del trasporto pubblico locale. Per questo abbiamo chiesto di essere convocati urgentemente”.
