Intervistato da Repubblica per l’inserto Economia&Finanza, l’Ad di Prada Patrizio Bertelli parla di incremento degli investimenti in Italia e di assunzioni, grazie al Jobs Act. E affronta anche il nodo della crisi di Paesi come Cina e Russia, che hanno avuto ripercussioni sui colossi della moda
Parla di investimenti in Italia, sul know how, per trasferire competenze e capacità alle nuove generazioni: così Patrizio Bertelli, l'Ad di Prada, intervistato oggi da Repubblica per l'inserto Economia&Finanza. Parole che richiamano alla mentre il progetto di realizzazione della Prada Academy a Montevarchi, dove artigiani esperti si occuperanno della formazione di giovani.
Non c'è solo questo, però, nella lunga intervista a Bertelli realizzata da Giovanni Pons, che tocca diversi temi. A partire dalle conseguenze del Jobs Act: "Il governo Renzi ha dato una scossa positiva all'economia", afferma. "Il gruppo Prada nel 2014-15 ha assunto 375 lavoratori specializzati a tempo indeterminato (il 75% è trasformazione da determinato) con uno stipendio medio del 30% superiore a quello di altri settori".
E poi c'è il tema della crisi dei cosiddetti mercati emergenti, che ha avuto conseguenze pesanti per i colossi della moda. Prada non ha fatto eccezione, risentendo di fatturati e vendite al di sotto delle aspettative in particolare proprio in mercati come Russia e Cina. "Tutto ciò – dice Bertelli a Repubblica – ha comportato e sta comportando un enorme sforzo, per aziende globali come Prada, per rimodulare le posizioni nei vari mercati".