Iniziata questa mattina la tre giorni realizzata grazie al contributo di Misericordie, ANPAS, Croce Rossa e del GAIB. Postazioni a Castelfranco e Faella e degli operatori sanitari. Finora 2142 prenotazioni, l’Amministrazione apre anche a coloro che svolgono regolarmente attività lavorativa nel Comune di Castelfranco Piandiscò
Il sindaco di Castelfranco Piandiscò Enzo Cacioli lo ha definito “Un gesto di responsabilità civile che aiuta a proteggere la Comunità.”, è il progetto "Territori sicuri" promosso dall’Assessorato alla sanità di Regione Toscana con Anci, Upi, Misericordie, Pubbliche assistenze toscane e Croce rossa italiana, insieme agli operatori sanitari, la medicina generale e la pediatria di famiglia, oltre ad Ars Toscana (l’Agenzia regionale di sanità), alle Asl e alle Società della Salute.
Da questa mattina e fino a domenica 14 marzo nelle 6 postazioni, di Castelfranco e Faella, verrà effettuato lo screening a tappeto su base volontaria, con il tampone antigenico rapido, realizzato grazie al contributo di Misericordie, ANPAS, Croce Rossa e del GAIB. Proprio nel capoluogo del Comune questa mattina è stato ospitato il Direttore Generale dell’Azienda USL Toscana Sud Est Antonio D’Urso e la Responsabile di Distretto dell’Azienda sanitaria Patrizia Castellucci.
Fino ad ora le prenotazioni sono state 2.142. I cittadini di Castelfranco PiandiScò potranno prenotarsi per sottoporsi al tampone antigenico rapido (non molecolare) gratuitamente fino alla mezzanotte di oggi sul sito https://territorisicuri.sanita.toscana.it. I tamponi vengono effettuati presso la sede di Faella in Piazza Kennedy o quella di Castelfranco di Sopra in Via Pretolli, dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Essendo ancora disponibili prenotazioni per la giornata di domenica 14 marzo, l’Amministrazione comunale ha scelto di estendere la possibilità di effettuare lo screening anche a coloro che svolgono regolarmente attività lavorativa nel Comune di Castelfranco Piandiscò.
“Abbiamo potuto constatare che nei territori dove si è svolto lo screening di “Territori Sicuri” si è verificato successivamente al periodo della campagna un rallentamento significativo della diffusione dell’epidemia – commenta il Dott. Antonio D’Urso, e continua – Questo dato è la prova dell’importanza di effettuare questi monitoraggi di massa sui territori particolarmente colpiti dal virus, in modo da controllare la diffusione del Covid-19 sul territorio. In Valdarno la curva è in rialzo da alcuni giorni e Castelranco PiandiScò è uno dei Comuni dove la crescita è più alta", ha ancora sottolineato il direttore generale D'Urso .
Antonio D’Urso, in attesa delle decisioni regionali su una provincia zona rossa in tutta la provincia di Arezzo, Valdarno in primis, ha affermato: “La provincia di Arezzo supera i 250 nuovi casi per 100mila abitanti e si avvicina, ei 14 giorni, al tasso di 500 casi per 100 mila abitanti. Siamo ormai di fronte al suono di molti campanelli d’allarme. La situazione induce alla massima preoccupazione e richiede la massima attenzione, con tutti i provvedimenti che i soggetti decisori vorranno attuare. Io vedo una situazione in evoluzione: il Valdarno aretino sta cominciando a dare segni in salita come numeri di casi, come a Castelfranco Piandiscò, Laterina Pergina, San Giovanni, Bucine, l'attenzione quindi è massima. La pressione sugli ospedali è importante, abbiamo ancora disponibilità di posti letto, però le motivazioni di ordine sanitario indurrebbero a una zona rossa per bloccare".
“Si tratta di un’iniziativa importante, essenziale per valutare la reale situazione epidemiologica sul territorio di Castelfranco Piandiscò – ha sottolineato il sindaco Enzo Cacioli – che negli scorsi giorni ha visto un picco di contagi il quale ha portato alla decisione della chiusura delle scuole. Siamo in piena terza ondata, ed è responsabilità civile di ognuno di noi, come cittadini, sottoporsi volontariamente a questo screening gratuito che permetterà agli organi sanitari di gestire al meglio la situazione. Invito tutti quindi, giovani e anziani, genitori insieme ai loro figli, a prenotarsi ed effettuare lo screening per proteggere soprattutto la nostra Comunità. I nostri numeri sono preoccupanti – ha concluso Enzo Cacioli. E sono aggravati dalla variante inglese. La risposta della popolazione all’invito a fare il tampone è alta. Occorrono azioni decise”.