La formazione ‘Sinistra Unita’ commenta: “È la dimostrazione del fallimento di un’intera classe dirigente”. Il centrodestra commenta con il candidato Mario Cinque: “Burrasca Pd mentre la nostra coalizione è compatta”
All'indomani dell'annuncio di Daniele Lorenzini, lo scossone che ha attraversato il Pd di Rignano attira attenzione e commenti anche dalle altre parti politiche che si preparano ad affrontare le amministrative 2017. Da una parte, c'è la 'Sinistra Unita'; dall'altra, il centrodestra che ha già annunciato la candidatura di Mario Cinque, esponente della Lega Nord.
"La lista 'personale' di Daniele Lorenzini contro il suo stesso partito è la dimostrazione del fallimento di un’intera classe dirigente", commenta la Sinistra Unita. "Non basta darsi un’etichetta civica e una collocazione nuova per essere credibili: questa è la politica che non vede il mondo là fuori. Invece il mondo va avanti e noi ne siamo consapevoli. Per questo mercoledì 19 aprile a Troghi organizziamo un incontro sul tema delle migrazioni, prendendo come spunto la presentazione del libro “Nessun Paese è un’isola”, con la presenza dell’autore, Stefano Catone. Un tema sul quale mai come oggi è utile promuovere il confronto e l’approfondimento, premesse necessarie affinché la politica sia capace di costruire adeguate soluzioni, di fronte alle difficoltà vissute dalla comunità".
"Questo approccio, di confronto aperto e positivo con la cittadinanza, sia sui temi che toccano da vicino la quotidianità delle persone sia sulle grandi sfide che, molto al di sopra di Rignano e dei piccoli Comuni, caratterizzano il presente – termina la nota della formazione di sinistra – è ciò che crediamo possa ricostruire un corretto rapporto fra cittadini ed istituzioni e possa dare spazio ad una politica sana. Invitiamo perciò a partecipare all'iniziativa e a quelle che seguiranno chiunque voglia costruire un progetto per Rignano in discontinuità rispetto al passato".
"Inizia a farsi interessante lo scenario politico in vista delle prossime elezioni a Rignano – commenta invece Mario Cinque, candidato sindaco del Centrodestra – gli ultimi due mesi sono stati molto intensi ed abbiamo potuto assistere ad una giostra continua di dichiarazioni, assemblee rinviate, candidature per acclamazione e successivi dietrofront, inchieste della Magistratura e malumore tra gli elettori Pd. Una tensione continua che è sfociata nella preannunciata frattura tra il Sindaco uscente Daniele Lorenzini e la Segreteria del suo partito che poche settimane fa lo aveva riproposto come suo candidato. Frattura talmente insanabile e profonda che lo ha portato a candidarsi con una propria lista civica".
"In questo contesto confuso e di difficile lettura non è cosa da poco – sottolinea Cinque – che la coalizione del “Centrodestra per Rignano” abbia, già da tempo, ufficializzato la sua compattezza e la sua partecipazione alla prossima consultazione elettorale con un simbolo che raffigura tutte le forze che cercheranno di far saltare questi schemi politici, lontani anni luce dai veri problemi dei cittadini. Cosa succederà l’11 giugno è difficile da prevedere, ma a questo punto ogni scenario diventa plausibile. La scelta sarà sicuramente molto limitata: un Pd che si presenta con 2, forse 3 volti, o un’alternativa che non viene da Segreterie o Congressi ma semplicemente dalla voglia di cambiare una visione perdente di come amministrare un Comune".