25, Dicembre, 2024

Terranuova, inaugurato il restauro della Pietà, il gruppo in terracotta policroma nella Chiesa di Santa Maria Bambina

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Iniziato nel giugno 2023 è stato inaugurato il restauro della Pietà, il gruppo in terracotta policroma che si trova all’interno della Chiesa di Santa Maria Bambina di Terranuova. L’opera, risalente al XVI° secolo, si trova nell’altare dedicato a San Giovanni Evangelista, sulla parete sinistra dell’Arcipretura ed è composta dalla Madonna, dal Cristo deposto, da Maria Maddalena, da Maria di Cleofa, da Salomè, e da San Giovanni Evangelista.

La Pietà è attribuita ad Agnolo di Polo, lo stesso autore del gruppo in terracotta policroma all’interno della Chiesa di San Niccolò a Ganghereto. In occasione del Giovedì santo si è svolta un’anteprima alla presenza di Laura Speranza e Chiara Fornari, dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, di don Enrico Gilardoni, del sindaco di Terranuova Sergio Chienni e di tanti cittadini. Presente anche Paola Francioni, presidente dell’Associazione culturale Pro Artibus che ha voluto e seguito tutte le fasi del restauro.

“Grazie all’impegno dell’Associazione culturale Pro Artibus, che ha già curato il restauro del gruppo rinascimentale in terracotta policroma nella chiesa di San Niccolò a Ganghereto, oggi possiamo ammirare La Pietà nel suo splendore originario – ha detto il Sindaco di Terranuova, Sergio Chienni – La passione e la determinazione dell’associazione hanno reso possibile dunque la restituzione alla comunità di un’opera di primaria importanza nel nostro panorama artistico e culturale”.

“Il gruppo scultoreo era coperto da uno spesso strato di particolato atmosferico che ne comprometteva la lettura – ha detto Paola Francioni Presidente dell’Associazione Culturale Pro Artibus – così abbiamo proposto un intervento che restituisse una corretta lettura dell’intero gruppo scultoreo. A seguito di un attento progetto di restauro, eseguito dalle restauratrici Elisa Bartolini e Stefania Bracci con la consulenza dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è adesso possibile offrire una buona leggibilità del gruppo fittile nel suo insieme. Grazie ai contributi ricevuti dal Comune di Terranuova Bracciolini, dalla Fondazione CF Firenze, da associazioni culturali, aziende e da alcuni privati si è proceduto con il recupero dell’opera”.

Laura Speranza, Opificio delle Pietre Dure: “Il gruppo è stato spostato, non si trovava originariamente qua, quindi se avessimo fatto un lavoro più approfondito avremmo dovuto trovare un’altra collocazione. Il lavoro è consistito in una pulitura che ha rimosso tanti strati alterati, e alcuni ritocchi pittorici. Sono molto soddisfatta”.

Il restauro, per una spesa di 11mila euro, è stato possibile grazie ai contributi ricevuti dalla Fondazione CF Firenze, dal Comune di Terranuova, dall’Associazione culturale I’ Bercio e da tante aziende e tanti cittadini.

L’evento pubblico di restituzione delle varie fasi del restauro è in programma lunedì 13 maggio, alla presenza di studiosi e ricercatori che illustreranno nel dettaglio gli aspetti tecnici dell’intervento

Articoli correlati