Il gruppo consiliare Terranuova in Comune sull’aumento delle tariffe dal 7% al 9% chiederà nel prossimo comunale una posizione netta da parte dell’amministrazione comunale. Nell’assemblea dell’Ato Terranuova detiene il 16,46% delle quote. Contrari molti comuni della provincia aretina: anche San Giovanni e Montevarchi
Sugli aumenti tra il 7% e il 9% delle tariffe dei rifiuti da parte di Sei Toscana la lista civica Terranuova in Comune dice 'no' e chiede anche all'amministrazione comunale una posizione netta e contraria. Nel corso dell'assemblea dell'Ato il fronte dei sindaci si spacca ma il piano viene approvato.
“Questa è una conseguenza delle politiche al rincaro di area vasta in cui a dettare le regole di gestione sui servizi, non è la parte pubblica, ma quella privata interessata direttamente al profitto. Un effetto che qualcuno, in Valdarno, vorrebbe trasformare in “metropolitano” con l’ipotesi di annessione all’area fiorentina".
"La nostra Provincia è stata messa in minoranza da Siena e Grosseto ma ciò che preoccupa di più è la posizione del Comune di Terranuova che detiene la quota più grande delle partecipazioni, il 16,46%, nell’Assemblea dell’Ato, le cui decisioni vengono prese con voto ponderato e quindi in base al valore delle quote che potrebbero ridimensionare l’azione di Sei Toscana".
La lista civica, poi, continua partendo dalla posizione contraria espressa, all'interno dell'assemblea dell'Ato, da molti comuni della provincia aretina: tra questi Arezzo, San Giovanni e Montevarchi.
"Il nostro Comune, come da tradizione, pare non faccia parte del blocco compatto del fronte del no ai rincari. Basti pensare che il Comune di Arezzo detiene il 14,24% delle quote ed è schierato palesemente contro l’aumento tariffario. Già con la delibera di assemblea di Ato del 16 maggio scorso sul corrispettivo provvisorio fino al 30 giugno per la gestione e i costi del servizio, indicato da Sei Toscana, ha visto il voto contrario dei maggiori Comuni della provincia di Arezzo, tra i quali San Giovanni e Montevarchi, ma non quello di Terranuova".
Terranuova in Comune chiederà, nel prossimo consiglio comunale, una posizione netta all'amministrazione comunale.
"Noi chiederemo in consiglio comunale all’attuale sindaco di Terranuova, che ha fatto comunque parte della passata giunta, i motivi per i quali manifestiamo questa accondiscendenza nei confronti del gestore unico. Chiederemo al sindaco una posizione chiara nell’interesse delle famiglie e delle imprese del territorio, contro i rincari e contro gli interessi della società Sei Toscana che purtroppo, non possiamo dimenticare, essere il datore di lavoro dell’attuale primo cittadino di Terranuova".
"La posizione della lista “Terranuova in Comune” è nota: le famiglie terranuovesi hanno già contribuito al business dei rifiuti, in quanto da decenni subiscono i disagi della discarica di Podere Rota, pagando le tariffe come gli altri, mentre le imprese terranuovesi hanno già contribuito alla Tares, in media, per il 40% in più rispetto agli altri Comuni del Valdarno. È giunto il momento di cambiare rotta".