Dal 26 al 30 settembre Terranuova Bracciolini accoglie la 411ª Fiera del Perdono, uno degli appuntamenti più attesi e radicati nella storia del Valdarno. Cinque giorni di eventi, incontri, mercati e spettacoli che uniscono festa popolare, cultura e promozione del territorio, con l’agricoltura e le produzioni locali al centro della manifestazione.
L’area agricoltura e mercato locale: il cuore enogastronomico. Organizzata in collaborazione con il Distretto Rurale e Biologico del Valdarno di Sopra e la Rete Mercato Coperto degli Agricoltori del Valdarno, l’area agricoltura si presenta come una vera e propria piazza del gusto. Produttori locali e nazionali offriranno ai visitatori l’occasione di scoprire, degustare e acquistare eccellenze frutto di filiera corta e agricoltura sostenibile.
“È la fiera più importante del Valdarno – spiega un rappresentante del Distretto – e resta l’unica con un grande mercato zootecnico e agricolo, dove i produttori possono raccontare e far conoscere la loro storia”.
Grazie alla sinergia con Slow Food, saranno presenti anche produttori provenienti da diverse regioni italiane, mentre le aziende del territorio porteranno piatti e prodotti della tradizione.
“La fortuna di essere qui”: il nuovo spazio in piazza Adige. Una delle novità di quest’anno è lo spazio “La fortuna di essere qui”, allestito in piazza Adige grazie alla regia di Sicrea e Gola Gioconda e alla collaborazione con Slow Food Valdarno, Legambiente, Libera e il Mercato dei Produttori di Montevarchi.
Il programma prevede cooking show, degustazioni, laboratori per bambini, presentazioni di libri e tavole rotonde, con circa venti appuntamenti. Particolare rilievo avrà l’incontro di lunedì 29 settembre sul tema “Agricoltura, caporalato e agrimafie: il caso della Toscana”.
“Questo territorio è straordinario per la capacità di produrre eccellenze agricole e gastronomiche – osserva Maurizio Izzo – e crediamo che la Fiera debba essere il luogo per raccontarle e farle conoscere da vicino.”
Zootecnia e tradizioni contadine. La fiera dedica ampio spazio anche al mondo zootecnico. Torna la Fattoria didattica con passeggiate sul carro contadino, dimostrazioni con cavalli e cani da pastore e il “battesimo della sella”. Saranno presentate razze bovine, ovine e caprine allevate con modelli sostenibili e non intensivi. Novità di rilievo è la Mostra mercato degli animali da cortile e del vero “Pollo valdarnese bianco”, razza autoctona allevata esclusivamente nel Valdarno aretino. “Sarà un’occasione per valorizzare gli allevatori del territorio – affermano gli organizzatori della fiera zootecnica – e quest’anno presenteremo ogni animale insieme al suo allevatore, per dare il giusto riconoscimento al loro impegno.”
Gusto, gare e spettacoli. Non mancherà la gara per la migliore porchetta del Perdono, che vedrà sfidarsi operatori provenienti da Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Romagna. A completare il programma, la mostra delle macchine agricole e quella di attrezzature per orti e giardinaggio, insieme a spettacoli e dibattiti dedicati a cambiamenti climatici, sport e alimentazione.
Un ponte tra passato e futuro. Tradizione e innovazione si intrecciano ancora una volta nella Fiera del Perdono. “Ogni anno cerchiamo di mantenere vivo lo spirito originario – conclude Sara Grifoni – ma anche di introdurre novità che ci aiutino a capire dove sta andando il Perdono e come può crescere ancora”.