Attilio Sorbi, montevarchino d’adozione, in rossoblù è stato prima giocatore e poi anche allenatore. La prima esperienza in panchina al timone della Sangiovannese
L'avventura della nazionale femminile ai Mondiali in Francia si è chiusa con la sconfitta per 2-0 ai quarti di finale con l'Olanda e con essa si è chiusa, almeno per il momento, anche l'esperienza in azzurro di Attilio Sorbi, cortonese di nascita ma montevarchino d'adozione e secondo di Milena Bertolini.
Dopo una buona carriera da giocatore (Montevarchi. Ternana in serie B, nel 1980-1981 l'esordio in serie A con la Roma di Nils Liedholm, poi Pisa , Bologna, Venezia e Battipagliese) chiusa nel 1994 con la Rondinella, quella da allenatore è iniziata nella Sangiovannese (tre stagioni 1994-1995, 1995-1996 e 1996-1997), poi Olbia, Montevarchi (stagione 1999-2000), la Primavera del Perugia e il Portogruaro, quindi alcuni anni da istruttore Figc in corsi da allenatore, nel 2017 l'approdo alla nazionale femminile. Proprio nel calcio femmminile potrebbe essere il futuro di Attilio Sorbi: il suo nome è in pole per la guida dell Inter.