Il problema nato da un pozzetto scavato di recente al Pestello, che avrebbe intercettato una falda acquifera ricca di Co2 e argilla. Le piogge degli ultimi giorni potrebbero aver contribuito a contaminare il torrente. Controlli avviati
Ha una strana colorazione grigio-azzurra, il torrente Sabina a Montevarchi. Probabilmente a causa di una contaminazione con una falda acquifera ricca di CO2 e argilla, una sorta di sorgente ad alta pressione che è stata intercettata da una trivellazione avvenuta nei giorni scorsi. Saranno le verifiche avviate oggi dai tecnici di Arpat insieme alla Polizia provinciale, comunque, a chiarire il quadro.
L'ipotesi più probabile, al momento, è che tutto sia riconducibile ad uno scavo effettuato giovedì scorso da una ditta appaltatrice di Estra, gestore della rete del gas metano. Si lavorava accanto al vecchio stadio comunale del Pestello, nella strada verso Moncioni, per la trivellazione di un pozzetto profondo 90 metri, necessario per mettere in sicurezza i tubi dalla dispersione elettrica dovuta ai fulmini.
Probabilmente lo scavo ha intercettato la falda. E le piogge degli ultimi giorni hanno portato alla fuoriuscita di questa acqua, che ha finito per riversarsi nel confinante torrente Sabina. L'argilla ha creato quasi un manto impermeabilizzato sul letto del corso d'acqua, e la combinazione con la CO2, cioè l'anidride carbonica (quella che viene utilizzata per le 'bollicine' nelle bibite) avrebbe portato alla strana colorazione.
Al momento nel torrente non sono state evidenziate conseguenze sulla vita di eventuali pesci. Arpat ha comunque prelevato oggi dei campioni d'acqua per verificare l'effettiva composizione di questo sversamento. E il pozzetto dovrà essere ricoperto nei prossimi giorni, anche se sulle modalità è ancora tutto da capire.