25, Dicembre, 2024

Sul futuro della sanità interviene l’avvocato Torzini: “Un ospedale del Valdarno unito era la nostra proposta già 30 anni fa”

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Il capogruppo della lista civica TerraNostra Valdarno interviene sulla proposta di un ospedale del Valdarno unito: “Non è una novità degli attuali amministratori, ma 30 anni fa non fu accolta. Ora c’è l’esigenza di un progetto per il rilancio di una più efficiente struttura sanitaria per tutto il Valdarno”

Sulla questione del futuro della sanità in Valdarno è intervenuto anche l’avvocato Felice Torzini, capogruppo della lista indipendente Terra Nostra Valdarno. Il riferimento è alla proposta avanzata dai vari sindaci nelle ultime settimane per un Valdarno unito, sottolineando che non si tratta di una novità, ma “solo la riprova di incapacità politica di chi ha amministrato questo Valdarno, incapacità che ora i cittadini rischiano di pagare a caro prezzo”.
 
“Documenti alla mano, fu la lista indipendente negli anni 85/90 a proporre con forza il progetto dell’Ospedale del Valdarno unito” – commenta Torzini – “In quegli anni fu il sottoscritto, con altri esponenti della lista indipendente, che promosse riunione anche a Figline per sollecitare l’unione dei comuni del Valdarno attorno al progetto dell’ospedale unico. Questi sono i fatti accompagnati da tanto di nota raccomandata alla Regione Toscana. Ma né gli amministratori del Valdarno fiorentino, né quelli del Valdarno aretino posero attenzione alla proposta dell’Ospedale unico di tutto il Valdarno”.
 
Il capogruppo della lista di opposizione di Bucine, quindi, sottolinea che non si tratta di una proposta nuova degli attuali amministratori, ma risale a 30 anni fa. “Poiché la storia non è una novella da raccontare ma la testimonianza anche di certa arroganza e ignoranza politica, sarebbe bene che quei politici, che hanno tanto di nome e cognome, responsabili di una situazione critica come quella che si sta delineando nel Valdarno per la sanità, avessero la dignità di mettersi da parte perché hanno umiliato questa realtà territoriale. È ben vero ad oggi che la dirigenza Asl ha cercato di rassicurare i sindaci del Valdarno e il presidio ospedaliero, che in tanto viene spogliato gradualmente, che sarà salvato, ma il direttore della Asl si chiama dottor Desideri… e i desideri sono sempre desideri!”.
 
“Nel contempo il progetto del Valdarno unito non dovrebbe essere in ogni caso abbandonato, anche ove i destini del presidio ospedaliero della Gruccia fossero migliori di quanto si teme” – conclude Tanzini nel comunicato – “Anzi, l’esigenza di perseguire un progetto per il rilancio di una più efficiente struttura sanitaria per tutto il Valdarno dovrebbe essere avvertita con maggiore forza guardando al futuro. Altrimenti si dovrebbe concludere che alcuni amministratori si affrettano  verso certi obiettivi non per capacità e convinzione, ma solo per paura”.
 

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