Cristina Simoni, presidente del consiglio comunale di FIgline Incisa, interviene sulla presa di posizione del consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Naimi e sulla mozione presentata nella seduta consiliare
Continuano le polemiche sul pannello fonoassorbente caduto allì'interno della sala mensa della scuola Cavicchi di Figline. Questa volta a prendere la parola è il presidente del consiglio comunale Cristina Simoni.
"In merito a quanto dichiarato dal consigliere Lorenzo Omar Naimi nel Consiglio comunale del 24 settembre scorso – in particolare su una interpellanza ed una mozione sul distacco di un pannello fonoassorbente nel refettorio della Scuola Cavicchi – come Presidente del consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno preciso che la parola "inammissibile" è stata pronunciata esclusivamente dallo stesso consigliere del Movimento 5 Stelle anche in aula. L' interpellanza del consigliere è datata 21 settembre 2015, la mozione 22 settembre 2015. Entrambe richiedono pareri, informazioni tecniche che non erano in possesso alla data del consiglio comunale del 24 settembre 2015. Il regolamento del nostro consiglio comunale bene lo spiega all’art. 22 comma 2: "Le interrogazioni, le interpellanze, le mozioni e gli ordini del giorno devono essere presentate per iscritto al Presidente e sono iscritte all' o.d.g. del Consiglio se pervenute entro i 5 giorni dalla convocazione".
"Inoltre le risposte presupponevano una discussione non demagogica ma attendibile e precisa sull' accaduto. "I provvedimenti urgenti" che richiama il consigliere Naimi erano stati già intrapresi: tutti i pannelli fonoassorbenti del refettorio della scuola Cavicchi di Figline erano stati tolti, rimovendo di fatto qualsiasi eventuale pericolo senza influire sull’agibilità del plesso.
Su richiesta del Naimi ho informato che la discussione si sarebbe svolta nel consiglio comunale successivo. In democrazia, secondo il regolamento, decide il Presidente di valutarne l'urgenza ed io per le ragioni sopra elencate mi sono presa questa responsabilità".
"Inoltre il consigliere Naimi ha preso la parola più volte senza che gli fosse accordata e pertanto ho ritenuto di convocare i capigruppo sospendendo la seduta. Il consigliere Naimi ha invece preferito lasciare l’aula. Ho motivato la mia decisione già anticipata all’assemblea che non mi sarei prestata a ipotetiche strumentalizzazioni e che l' unico interesse come consigliere, presidente e genitore era avere risposte esaustive riguardo all' accaduto e che l’eventuale pericolo era stato rimosso".
"Il consiglio è ripreso ed è stata votata all' unanimità una mozione sulla Bekaert proposta dai consiglieri Farini, Lombardi e dal vicepresidente Caramello, che risulta già da molti mesi essersi distaccato dalle logiche del Movimento 5 Stelle. Sono dispiaciuta per il consigliere Naimi, che ha perso l’ennesima occasione per dimostrare altrettanta sensibilità nei confronti dei lavoratori della Bekaert. La preoccupazione, come politica e come cittadina, è che si cerchi di stare sui contenuti e che l' aula rimanga il luogo democratico di discussione: il dissenso è sì democrazia, ma non accetterò e non sosterrò mai che possa passare un messaggio, tramite illazioni spregiudicate, che le nostre scuole pubbliche non sono sicure.
Invito piuttosto il consigliere Naimi a prendere atto che con la formula "5 giorni dalla convocazione" – come gli abbiamo spiegato più volte nell’Ufficio di Presidenza – si intende che gli atti vanno depositati 5 giorni prima rispetto alla data del consiglio comunale (in questo caso il 24 settembre) e non dalla data di partenza della lettera di convocazione (18 settembre)".