20, Novembre, 2024

Studentesse del ‘Giovanni da San Giovanni’ premiate nel concorso sull’intercultura

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il concorso “La Toscana degli Altri. La Toscana con gli Altri”, sull’intercultura e l’integrazione, è stato promosso dal dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena.Premiate le studentesse dell’istituto magistrale di San Giovanni

“La Toscana degli Altri. La Toscana con gli Altri": premiate al concorso sull'intercultura e l'integrazione, promosso dal dipartimento di Arezzo dell'Università di Siena, studente dell'istituto magistrale di San Giovanni.

La giuria era costituita dai docenti Silvia Calamai, Andrea Matucci, Simona Micali del Dipartimento universitario di Arezzo, da Marina Polacco dell’Istituto scolastico Matteotti di Pisa e Marco Renzi, laureato magistrale del corso in Discipline letterarie, artistiche e dello spettacolo. 

Le ragazze del Giovanni da San Giovanni vincitrici per l'elaborato migliore hanno ricevuto dei buoni libro da spendere presso le Librerie Feltrinelli, offerti congiuntamente dalla Libreria Feltrinelli di Arezzo e della Sezione Soci Unicoop di Arezzo.

Per la sezione riservata agli studenti stranieri è stata premiata Betty Kadi Sagnini, che nel suo elaborato ha descritto la sua personale esperienza di studentessa della Costa d’Avorio arrivata in Italia con la sua famiglia a sette anni. Per la sezione riservata agli studenti toscani, invitati a raccontare la loro visione degli stranieri che sono entrati a far parte della loro comunità, è stata premiata Sofia Haag per il suo lavoro dal titolo “La diversità dietro un obiettivo”. Hanno avuto una menzione speciale della giuria i lavori delle studentesse Alice Deloni, Elisa Gannetti e Letizia Trenti.

“A 15 anni sono diventata italiana – scrive Betty Kadi Sagnini – Il razzismo esiste per paura e ignoranza. Per paura perché molte persone hanno paura di conoscere ciò che è diverso. Per ignoranza, perché non si conosce. Il razzismo va combattuto in tutto il mondo, non solo in Toscana. Ovunque andremo, dovremo combattere la discriminazione non con la rabbia ma con la disciplina”.

 

Articoli correlati