Le indagini condotte dai carabinieri di Levane. Lo spacciatore, già arrestato una volta, aveva violato l’obbligo di firma ed era tornato in Valdarno. Condannato, aveva fatto perdere le proprie tracce
I carabinieri di Levane hanno arrestato a Pisa un vero 'professionista' dello spcacio di droga. Riusciva a vendere al dettaglio fino a 4000 dosi di cocaina ed eroina. Si tratta di un tunisino disoccupato con all'attivo parecchi precedenti penali, vecchia conoscenza dei carabinieri del valdarno aretino.
Da giugno 2016 a gennaio 2017 lo spacciatore, residente nel livornese, era arrivato ad Arezzo, Montevarchi e Levane: vicino al cimitero era stato protagonista di centinaia di episodi accertati di spaccio di eroina, cocaina e hashish. L'indagine dei carabinieri, durata diversi mesi, aveva permesso di individuare e denunciare tutte le persone appartenenti all’organizzazione e di arrestare ad inizio 2017 tre spacciatori, tra i quali il tunisino considerato il personaggio più importante tra i tre. Nell’occasione, erano stati denunciati in stato di libertà anche 9 tossicodipendenti, accusati di favoreggiamento.
Alla custodia cautelare in carcere sono seguite altre misure come l’obbligo di presentazione ai carabinieri livornesi, dai quali il tunisno doveva recarsi tutti i giorni. Ma i carabinieri di Levane hanno scoperto che l'uomo, nonostante l'obbligo di firma era riuscito a ritornare diverse volte nel valdarno aretino, in particolare da gennaio a maggio 2019. Le indagini sono così riprese facendo scoprire altri 300 episodi di spaccio e identificare più di 30 acquirenti.
Il tunisino, nonostante che per i fatti risalenti al 2016/2017 fosse stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione ed al pagamento di 20.000 euro di multa, e che per le nuove indagini del 2019, i carabinieri di Levane avessero richiesto ed ottenuto la misura della custodia cautelare in carcere, aveva fatto perdere le proprie tracce. Ma i carabinieri di Levane lo hanno rintracciato a Pisa e arrestato. Adesso si trova in carcere.