23, Dicembre, 2024

Spettacolo teatrale a Laterina per il Giorno del Ricordo, il commento dell’associazione Dritto e Rovescio

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Riccardo Vannelli, direttore artistico del teatro comunale di Laterina, motiva la scelta dello spettacolo andato in scena venerdì scorso in occasione del Giorno del Ricordo

Riccardo Vannelli, direttore artistico del teatro comunale di Laterina, a nome dell'associazione culturale Dritto e Rovescio, interviene in merito all'iniziativa proposta a Laterina venerdì scorso per il Giorno del Ricordo, in risposta all’intervento di Claudio Ausilio, delegato dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Arezzo. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato.

"Dritto e Rovescio, l’associazione di cui faccio parte e per la quale lavoro, ha l’incarico della programmazione della stagione teatrale di Laterina ed è da sempre vicina alle tematiche sociali e storiche che hanno contribuito allo sviluppo e alla crescita del nostro paese. Voglio precisare che la stagione teatrale è condivisa e costruita in sinergia con l’amministrazione comunale, ma che la scelta e di conseguenza la responsabilità degli spettacoli proposti nel cartellone è mia; quello che avete letto nell’home page del sito del comune è lo stesso comunicato stampa pubblicato su vari quotidiani sia cartacei che on-line".

"L’amministrazione di Laterina è sempre stata vicina al tema della memoria in generale, specialmente per quanto riguarda i fatti legati al periodo in cui è stato presente il campo nel suo territorio, da prima campo di prigionia e, dopo il secondo conflitto mondiale, come campo profughi e su indirizzo e sollecito della stessa tutti gli anni la data del 10 febbraio viene dedicata al 'Giorno del Ricordo' ", prosegue la nota di Vannelli. "L’home page del sito a cui si fa riferimento altro non faceva che promozionare lo spettacolo con le note fornite dalla compagnia, che abbiamo ospitato in teatro, in modo da informare i propri cittadini".

"Ho scelto di ospitare in questa giornata questo spettacolo proprio perché non solo parlava di esuli e profughi, ma di persone che realmente erano state ospiti nel campo di Laterina, come il protagonista dello spettacolo, Antonio Concialdi, che realmente aveva vissuto all’interno del campo" – spiega il direttore artistico – "Infatti il campo profughi di Laterina, nella sua ultima fase di vita, ha ospitato gli italiani autoctoni di Tunisia. Ovviamente so benissimo l’importanza del giorno del ricordo atta a ricordare e celebrare l’esodo giuliano-dalmata e istriano e alle sofferenze che questo esodo comportò per quella popolazione, tema peraltro da me molto sentito, e difatti la serata di questo parlava".

"Nella sua prima parte, dopo l’introduzione e i saluti del sindaco, i due primi due monologhi recitati davano un quadro storico dell’esodo giuliano-dalmata e istriano e ricostruivano vite di esuli sia all’interno del campo sia trapiantatosi in pianta stabile a Laterina. La seconda parte dello spettacolo raccontava, attraverso la piece di Stefano Concialdi, gli ultimi anni di vita del campo".

"Il mio intento è stato quello di mettere in relazione due storie diverse e distanti, che hanno avuto come protagonisti degli italiani e che come punto di unione vedono la permanenza di entrambi nel campo profughi di Laterina. Questo perché il giorno del ricordo avesse, oltre al valore vero e primario per cui è stata istituita e che vuol celebrare le vicissitudini della popolazione giuliano-dalmata e istriana, anche un valore mnemonico per sensibilizzare gli italiani agli esodi e all’accoglienza dei profughi nell’attuale periodo storico.
Sono sicuro che questo fraintendimento non sarebbe avvenuto se, in mancanza della presenza di Claudio Ausilio che al mio invito telefonico aveva risposto che non sarebbe potuto essere presente a causa degli molteplici impegni della giornata, se lo stesso avesse delegato qualcuno dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Arezzo in sua rappresentanza".

"Capisco lo spirito della lettera e rispondo proprio per far chiarezza e non per far polemica, lavorando da diversi anni in teatro capisco anche che è facile fraintendere uno spettacolo teatrale dal comunicato stampa che lo pubblicizza in quanto esso riduttivo. Nel mio mestiere è facile sbagliare ed essere stroncato dalla critica, ma questo di solito avviene dopo aver visto lo spettacolo".

 

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